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Allevamenti avicoli, il Giptep attacca Bellan

Porto Tolle

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“Dichiarazioni non veritiere da parte del sindaco”. Il Giptep attacca Bellan sulla questione degli allevamenti avicoli a Polesine Camerini: “La cittadinanza ha detto no”.
“La questione legata agli allevamenti avicoli nell’area di Polesine Camerini ha veramente del surreale”. Sul tema, oggetto di grande dibattito, interviene il Gruppo Indipendenti Porto Tolle e Polesine, in particolare il presidente Flavio Stoppa ed il segretario Diego Marchesini. “Siamo convinti che non solo la questione da parte dell’amministrazione comunale sia stata gestita in modo dilettantistico - affermano - ma ci par di capire che è contornata, di fatto, da dichiarazioni non veritiere da parte del sindaco”.



E spiegano: “Per esempio, come citato dalla Lista civica Pizzoli, nel dichiarare accordi con il Comitato cittadino No polli assolutamente non veritieri, in riferimento alla non partecipazione del sindaco stesso alla riunione indetta dalla società agricola Erica. Ci sembrava ormai consolidato che, dopo la triste vicenda della Centrale Enel di Polesine Camerini con il progetto Futur-E, gestita in modo grossolano e superficiale, l’indicazione del nostro territorio fosse quella atta alla valorizzazione delle nostre peculiarità tra cui il comparto pesca, il settore agricolo con i suoi prodotti tipici, e non per ultimo il turismo”.



Il Giptep attacca la giunta: “L’ultima trovata di questa amministrazione è trasformare il territorio in sede di allevamenti avicoli, con tutte le problematiche e rischi connessi (epidemia aviaria, odori nauseabondi in centro cittadino e problematiche legate alla viabilità) solo per citarne alcuni”. “Ricordiamo che la gestione di 3 milioni di polli, in un territorio che ha indubbiamente problemi di viabilità, avrebbe un impatto devastante - aggiungono Flavio Stoppa e Diego Marchesini - per non parlare di quello ambientale e paesaggistico”.



Il Giptep continua riferendosi a Bellan: “Siamo altresì convinti che la scelta di questo imprenditore sia ricaduta su Porto Tolle, perché da altra Regione a noi vicina ha già ricevuto qualche no. Allora ci facciamo una domanda, caro sindaco: dalle sue parole abbiamo sentito più volte ribadire che uno o più allevamenti del genere non potranno esser fatti senza il consenso della collettività, ci sembra molto evidente che la cittadinanza stessa ha sentenziato un profondo e chiaro no!”.<br/>


Il servizio sulla Voce del 21 novembre
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