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Un convegno dedicato alla patata americana

Rosolina

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Il Veneto è il primo produttore. Venerdì giornata speciale al centro “Po di Tramontana”. È una coltura storica, importata dall’America addirittura da Cristoforo Colombo.
Tra le colture tradizionali autunnali c’è questo tubero dolce, che fa tanto “atmosfera di casa”. Non ci si crederà, ma la batata (Ipomoea batatas) meglio conosciuta come patata dolce o patata americana, è tra le prime dieci colture al mondo.


La sua “ecologia” richiede un clima sub e tropicale, aree deve è molto prodotta e consumata.


È una coltura storica, sembra importata dall’America addirittura da Cristoforo Colombo; nel Basso Veneto risulta introdotta dal medico e botanico padovano Giuseppe Antonio Bonato che, attorno al 1812, nelle province di Padova, Rovigo e Venezia riscontrò condizioni favorevoli alla coltivazione.


La patata americana possiede ovviamente un alto contenuto di zuccheri e per questo risulta molto nutriente.


Può essere lessata o cotta al forno e per questo si adatta a diversi usi culinari. Ottimi gli gnocchi serviti con la cannella. È utilizzata inoltre per impieghi industriali (produzione di fecola e alcool) e come coltura da foraggio.


Una nicchia interessante quindi che fa sorgere l’esigenza di approfondire e migliorarne la gestione tanto sotto il profilo varietale che agronomico e fitosanitario, per intercettare un crescente segmento di consumatori nazionali ed europei.


L’approfondimento proposto dai tecnici di Veneto Agricoltura si terrà venerdì mattina al centro sperimentale ortofloricolo “Po di Tramontana” di Rosolina.


Sulla "Voce" di giovedì 23 novembre l'articolo completo.
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