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Lo sgambetto dei sindaci costa caro al dg Compostella

Sanità

Pagelle: l’ex commissario Ulss 19 è terzultimo in Veneto. I primi cittadini del Delta lo penalizzano nella scheda di valutazione, ma per la Regione ha fatto un ottimo lavoro, anche meglio che a Rovigo.
Poteva essere nella top ten dei direttori generali più bravi (e apprezzati) del Veneto. Invece, si ritrova in terzultima posizione, seppure con una pagella di 80,04 punti su 100. E tutto per motivi, di fatto, politici.




E’ la paradossale situazione con cui si trova a dover fare i conti il direttore generale dell’Ulss unica polesana Antonio Compostella. La Regione Veneto ha pubblicato le valutazioni sull’operato dei dg, frutto della somma dei punti attribuiti da giunta regionale, commissione consiliare e sindaci, e riferite al 2016. Quando, in Polesine, c’erano ancora due Ulss.




Ma il Basso Polesine, evidentemente, non gli ha mai perdonato qualcosa. Probabilmente il processo di unificazione delle due Ulss - stabilito dalla Regione - e la decisione di accentrare il quartier generale a Rovigo, in cittadella, anziché ad Adria.


Ed ecco perché, i sindaci del Delta, hanno assegnato a Compostella, per la gestione dell’ex Ulss 19, solo 10 punti su 20. Il peggior risultato del Veneto. Con quei dieci punti in più, Compostella sarebbe “volato” oltre quota 90, attestandosi all’ottavo posto tra i dg più apprezzati della Regione.


La giunta regionale ha promosso Compostella proprio per il lavoro fatto nel Delta, assegnandoli la bellezza di 65,35 punti su 75 a disposizione. Una valutazione più alta - solo per fare un esempio - di quella che gli è stata data, sempre dalla giunta Zaia, per il lavoro svolto all’Ulss 18 di Rovigo, per il quale ha ricevuto 59,55 punti.
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