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Si ferisce a un piede e dopo alcuni mesi muore: 9 medici indagati

Sanità

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Un polesano di 64 anni è morto a inizio gennaio a Rovigo. Dopo alcuni mesi di calvario all'ospedale di Ferrara. Secondo i familiari i medici ferraresi non si sarebbero accorti di un'infezione.
Si ferisce a un piede e dopo un lento calvario, muore in ospedale. La procura di Rovigo ha aperto un'indagine sul decesso del 64enne originario di Ariano Polesine Luigi Marangoni. Nove i medici dell'ospedale Sant'Anna di Cona (Ferrara) iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo.



Marangoni, che da qualche anno si era trasferito dal Polesine a Ferrara è morto il 3 gennaio all'ospedale di Rovigo, dove era stato ricoverato a inizio dicembre, dopo due mesi trascorsi nell'ospedale ferrarese. In base alla ricostruzione dello Studio 3A, specializzata in vari tipi di sinistro e a cui la moglie si è rivolta, la "via Crucis" sarebbe iniziata con una banale ferita a un piede, che Marangoni si era procurato in casa, a settembre.



Il 64enne era invalido a causa del diabete di cui soffriva e inoltre si sottoponeva regolarmente alla dialisi. Dopo una visita specialistica suggerita dal medico di base, sono gli assistenti domiciliari a medicargli la ferita, assicurando sia a lui che alla moglie che non c'era nessuna traccia di infezione. Nel frattempo il polesano inizia ad avere anche forti dolori al petto, tanto da rendere necessario il ricovero all'ospedale di Cona, nel reparto di nefrologia.



Durante il periodo in cui è ricoverato i medici cambiano spesso la terapia, ma il sospetto dei familiari è che i camici bianchi trascurino l'infezione al piede. Il corpo, secondo la ricostruzione dei familiari, avrebbe iniziato a scottare, presentando chiazze rosse che a detta del paziente facevano anche prurito.



Temendo per le sorti del proprio caro, a inizio dicembre la famiglia aveva deciso di trasferirlo all'ospedale di Rovigo, dove i medici avevano cercato di fare il possibile per salvarlo, ma le sue condizioni erano critiche. Il piede, ormai in cancrena era stato amputato per evitare che l'infezione si espandesse nel resto del corpo. Ma l'intervento non è bastato: il 3 gennaio Marangoni era spirato.



Un duro colpo per la famiglia, che, desiderosa di conoscere i motivi del decesso del 64enne, il 6 gennaio ha presentato un esposto ai carabinieri di Ferrara, chiedendo a chi di dovere di verificare l'eventuale responsabilità dei medici. Dell'indagine si sta occupando la Procura di Rovigo visto che il 64enne è morto nell'ospedale del capoluogo polesano. Lunedì 22 gennaio il pm Sabrina Duò conferirà l'incarico per l'autopsia sulla salma del polesano, esame a cui anche i sanitari indagati potranno prendere parte attraverso i loro legali e consulenti.

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