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Nonno abusa del nipotino, pene ridotte in appello

Delta

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La corte d'appello di Venezia ha condannato a cinque anni il 66enne bassopolesano accusato di avere abusato sessualmente del nipote di due anni appena compiuti.
Da otto a cinque anni e due mesi. E prescritte le lesioni e lo stalking. Si è conclusa con una riduzione di pena per il 66enne del Basso Polesine, accusato di aver abusato del nipotino quando aveva ancora solo due anni.



Oggi, 5 febbraio, la corte d'appello di Venezia ha confermato la violenza sessuale aggravata, riducendo tuttavia la pena.



I fatti contestati risalgono al 2010, il bambino aveva due anni appena compiuti.



Il nonno, difeso dall'avvocato Giampietro Berti, si rese protagonista di episodi gravissimi: l’anziano avrebbe penetrato il bimbo nella zona perianale provocandogli lesioni.



Inoltre era accusato anche di stalking, dato che successivamente avrebbe avuto anche degli atteggiamenti persecutori per vedere e frequentare il nipotino anche dopo che questo era stato affidato al padre, rappresentato dall'avvocato Anna Osti.



E’ stato proprio il papà a sporgere denuncia contro il nonno, dopo che il bimbo gli aveva raccontato gli scabrosi episodi di violenza. La difesa dell'anziano ha sempre sostenuto l’estraneità dell’imputato ai fatti che gli venivano contestati.




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