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Caccia al pesce illegale nei locali

Delta

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I militari si stanno concentrando sulla tracciabilità dei prodotti ittici. Sequestrati quintali di merce nei ristoranti da Venezia a Chioggia. La guardia costiera: Tuteliamo il settore.
La Guardia Costiera ha appena avviato un controllo sulla filiera della pesca, dal produttore al consumatore e in particolare ai ristoranti, in tutta la Laguna e del Delta.

Un lavoro che si ripercuote sul mercato ittico di tutta l’area Delta Lagunare. Infatti in questi giorni gli uomini della Guardia Costiera, appartenenti ai Comandi del Veneto, hanno concluso una serie di verifiche mirate a contrastare la commercializzazione di prodotti ittici non conformi alle norme nazionali e comunitarie.




Le ispezioni effettuate in diversi ristoranti dei centri storici delle maggiori città di giurisdizione, da Venezia, a Chioggia, a Jesolo, condotte nell’ultima settimana, hanno portato al sequestro di alcuni quintali di prodotto ittico e di altro tipo di prodotto alimentare con etichettatura e tracciabilità non regolare o non conforme alle norme igienico sanitarie di cui al cosiddetto “pacchetto igiene” di cui ai regolamenti.




Il nucleo regionale ispettori del nono Centro Controllo Area Pesca della Guardia Costiera ha elevato sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 20mila euro circa.



Questa tipologia di attività di controllo sono volte al miglioramento delle condizioni di vendita dei prodotti della pesca: le violazioni riscontrate riguardano infatti prevalentemente problematiche legate alla tracciabilità del prodotto ittico ed alla conseguente etichettatura e marcatura, mentre risultano ridotte quelle legate alla vera e propria frode alimentare.


L’attività proseguirà, incessante e capillare, anche nei prossimi giorni.

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