Cerca

Muore Alberto la sentinella del Delta, il Wwf lo ricorda

Delta

112625
Alberto Barini, era un instancabile pescatore, barcaiolo, esperto di Delta. Patrizio Roversi lo aveva immortalato in Slow tour. E' venuto a mancare lunedì scorso 5 febbraio.
Alberto Barini, il compianto pescatore, espertoa guida del Delta e vero “patrimonio del Po”, venuto a mancare il 5 febbraio scorso è stato ricordato ieri dal Wwf di Rovigo.



'I xé rivà’. Questo sintetico, ma per noi significativo messaggio telefonico - scrive l’associazione ambientalista - dava inizio a una stagione estiva densa di attività, che ci avrebbe portato fino all’autunno senza quasi accorgercene. A inviarci, puntualmente, ogni anno, nei primi giorni di maggio, questo messaggio era Alberto Barini, pescatore, barcaiolo, guida del Delta del Po e… molto altro ancora”.



Con questo messaggio Alberto avvisava che erano arrivati i fraticelli, piccoli uccelli acquatici coloniali, affini alle rondini di mare, che dalle lontane coste dell’Africa centrale, giungono sui litorali più isolati del Delta del Po per nidificare.



“E all’occhio sempre vigile della nostra sentinella’ questo momento non sfuggiva mai”. Alberto il Delta ce l’aveva nel sangue più di tutti. Lunedì scorso ha staccato la spina. E in tantissimi ancora lo piangono.



"Alberto era instancabile, lo intercettavi al mattino sulla sua barca, al ritorno dalla pesca, e ancora in barca mentre accompagnava i turisti nei pomeriggi estivi, fino a quando il sole sembra non volerne sapere di spegnere il suo fuoco tra il cielo e le acque lisce come olio della Sacca", ricorda Eddi Boschetti, presidente dell'associazione in Polesine.



Era “figlio d’arte” Alberto; apparteneva a una delle famiglie di barcaioli che da pionieri inventarono l’escursionismo con piccole imbarcazioni nel Delta del Po. Anche lui non fu da meno, pioniere anche lui, insieme a pochi altri amici e colleghi, ha rivoluzionato nei primi anni 2000 la professione del pesca-turismo, aggiungendovi un tocco di competenza scientifica e di sensibilità ambientale in più che gli fece meritare l’apprezzamento di decine di turisti, fotografi naturalisti, birdwatchers, i quali sapevano che nelle sue sicure mani avrebbero appreso, osservato, catturato immagini nel pieno rispetto della natura.




"Grazie alla sua apertura alle nuove sfide, il WWF nel 2010 ha voluto ritagliare 'a misura di Alberto' alcune azioni strategiche del progetto europeo 'LIFE In The Po Delta', nel quale i lavori idraulici nelle lagune, la pesca, la ricerca scientifica, la tutela delle colonie nidificanti e il turismo naturalistico, dovevano fondersi assieme, a dimostrazione che la manutenzione del territorio, la conservazione della biodiversità, le attività produttive e il turismo - spiega ancora Boschetti che aggiunge - Dobbiamo ammetterlo, il nostro asso nella manica fu Alberto. Dal proprio posto di lavoro monitorava, segnalava i problemi, introduceva nuovi modi di approcciarsi ai siti sensibili, a distanza, con buoni binocoli e cannocchiale sempre a bordo".



"Il grande regalo che Alberto faceva loro trasformando quella che pensavano inizialmente essere una gita in barca, in un’esperienza indimenticabile di ambientalismo attivo - continua l'associazione - Al Wwf li chiamiamo campi natura… per Alberto erano quotidiani gesti di cortesia. Bastava che dicesse ai suoi clienti, durante un’escursione, ormai lontano dall’approdo: 'scusate dovrei piantare delle tabelle sulla spiaggia, me lo ha chiesto il Wwf per proteggere i fraticelli, potevo dirgli di no? qualcuno per caso mi può dare una mano?”".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400