VOCE
COMUNE DI ROVIGO
17.06.2020 - 10:43
"In attesa dell’emanazione di linee guida aggiornate da parte gli organismi di tutela della salute e dell'ambiente nazionali e regionali basati sui dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, chiedo al sindaco di emanare una ordinanza sindacale contro le antenne in questione in via precauzionale", a chiederlo è il consigliere di opposizione, Antonio Rossini.
"Le dichiarazioni del Sindaco di Rovigo sul fatto che “abbiamo ancora tempo” sono confutate dalle ordinanze emesse da 346 comuni che si sono espressi contro le antenne 5G nonché da quanto è successo a Bologna dove il Comune ha espresso il diniego per la riconfigurazione di un’antenna già esistente. Iliad puntava, nello specifico, ad installare gli impianti per il 5G a 700 Mhz - scrive Rossini - Dopo il rifiuto del Comune, l’operatore si è rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale che ha dato ragione all’amministrazione bolognese. A livello nazionale i numeri son ben più alti e la presente di tutte quelle componenti politiche che supportano l’attuale maggioranza con tematiche sull'ambientalismo e la salute dei cittadini dovrebbero essere tempestivamente favorevoli ad appoggiare da subito le seguenti richieste".
"Vorrei sapere se si intenda provvedere all’aggiornamento e/o alla redazione del regolamento comunale di telefonia mobile e di monitoraggio e calcolo degli impatti elettromagnetici dei siti esistenti e potenziali sul territorio comunale ai fini dell'aggiornamento degli allegati al regolamento funzionali al controllo e alla verifica dei piani di sviluppo presentati dai gestori” per poter compilare il regolamento relativo all'installazione e/o aggiornamento degli impianti presenti sul territorio comunale - chiede Rossini all'amministrazione - Inoltre vorrei sapere se si intenda emanare ordinanza sindacale che vieti a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Rovigo, subordinando l’accettazione di qualunque procedimento dopo una verifica preliminare con l'Autorità politica e Tecnica responsabile della Salute dei cittadini, inviando documento di cui al punto 1 e ogni documentazione/relazione/ecc. ai competenti uffici del Ministero della Salute, affinché sia registrata la richiesta dell’Amministrazione comunale di disporre di linee guida scientificamente rigorose ed aggiornate in merito alla rilevanza di salute pubblica delle radiofrequenze 5G, il tutto prima di poter autorizzarne l'eventuale installazione. Detta richiesta di emanare l'ordinanza sindacale si basa sul principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, in attesa dell’emanazione di linee guida aggiornate da parte gli organismi di tutela della salute e dell'ambiente nazionali e regionali basati sui dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer. Infatti la tecnologia 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici e pertanto, in attesa di indicazioni più precise in merito ad un eventuale rischio sanitario e per l’ecosistema, Il sindaco quale massima autorità sanitaria locale, ha l’obbligo di dover salvaguardare la salute e l’ambiente attraverso questo provvedimento. L’ordinanza richiesta non deve esprimere una condanna a priori rispetto al 5G, ma adempiere al principio precauzionale: ovvero garantire un alto livello di protezione della salute e dell’ambiente in attesa di una valutazione scientifica e obiettiva. Un approccio cautelativo che, in presenza di espressioni certe da parte della comunità scientifica e del legislatore, potrà condurre al ritiro dell'ordinanza, ma che, nelle more di conoscere gli esiti delle valutazioni epidemiologiche e di salute pubblica, nonché le più complessive valutazioni da parte dei competenti organi di diritto comunitario e nazionale, consentirà di per poter adempiere alle linee guida nazionali in merito all’espansione delle reti di telecomunicazione sul territorio da parte delle imprese autorizzate".
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