VOCE
PROTESTA IN CARCERE
25.08.2020 - 19:09
Alla fine, sono scesi, dopo alcune ore di protesta, i due detenuti del carcere di Rovigo che hanno mobilitato le forze dell'ordine, a partire dalle 13 di mercoledì 25 agosto, salendo sul tetto di un immobile del carcere cittadino. Si tratta di un italiano sulla cinquantina e di un egiziano sulla trentina, che avevano scelto questa maniera per lanciare le proprie rivendicazioni. Uno di loro, in base alle prime informazioni, lamentava la mancata concessione dei domiciliari, in luogo del carcere, l'altro, invece, condizioni che riteneva fosse indispensabile migliorare. Un gesto clamoroso che ha richiamato sul posto anche il magistrato di sorveglianza, la cui presenza era stata espressamente richiesta, secondo le prime ricostruzioni, dai due.
Immediata la mobilitazione da parte delle forze dell'ordine, col personale della questura e dei carabinieri intervenuto in forze, soprattutto nella prima fase, quando il timore era che anche altri detenuti potessero unirsi alla protesta. Nelle prime fasi, infatti, c'era il timore che si potesse essere di fronte a una protesta di massa, una rivolta. Non è stato, fortunatamente, così. Immediatamente, quindi, si è agito in maniera da essere pronti a fronteggiare il peggiore degli scenari possibili, come, però, per fortuna non è stato. L'imponente dispositivo di sicurezza, comunque, ha consentito immediatamente di cinturare il carcere, eliminando ogni possibile via di fuga.
Importante sottolineare come la situazione interna del carcere non sia mai stata, di fatto, a rischio. Altri detenuti, infatti, hanno protestato, urlando e sbattendo stoviglie contro le sbarre, ma unicamente per manifestare il proprio scontento perché l'azione dei due aveva impedito loro di usufruire del consueto periodo all'aperto, trattandosi, ovviamente, di una situazione di emergenza.
Tutto sempre sotto controllo, quindi, una volta emerso come non si fosse di fronte a una azione di gruppo, ma a una iniziativa isolata di due persone, con lo scopo di lanciare le proprie rivendicazioni. Informata dell'accaduto anche la Procura della Repubblica, che ora vaglierà tutta la vicenda, per chiarire se siano ravvisabili estremi di reato. Dalle prime informazioni, comunque, la condotta dei due detenuti non sarebbe mai stata violenta o aggressiva nei confronti delle forze dell'ordine.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE