VOCE
ADRIA
01.09.2020 - 16:34
"Ora, per entrare in comune ad Adria, serve essere autorizzati. Io, evidentemente, non lo sono. E così, questa mattina, nonostante io sia un consigliere comunale regolarmente eletto dagli adriesi che mi hanno conferito il loro mandato di rappresentanza, non ho potuto incontrare un gruppo di cittadini in municipio come avrei voluto. Normalmente, nei Comuni è normale che vi sia uno spazio riservato ai consiglieri comunali, ma evidentemente ad Adria non è così". Nuova denuncia di Giorgia Furlanetto, consigliere di minoranza di Adria ed esponente di Fratelli d'Italia che segnala di essere stata cacciata per il secondo giorno consecutivo dal Comune, da parte del segretario comunale.
Lo dichiara dal suo studio di avvocato, accompagnata da Alberto Patergnani referente polesano di Fratelli d'Italia, partito del quale Furlanetto è esponente. Da parte dei vertici del partito piena solidarietà a Furlanetto, in appoggio alle iniziative anche lega che vorrà intraprendere e poche parole ma molto chiare: "Una situazione incredibile e inconcepibile. Gli stessi vertici regionali, pienamente solidali verso Giorgia, sono rimasti allibiti venendo a sapere di un consigliere comunale cacciato dal comune per due volte per due giorni di fila".
Sempre più incandescente e, forse, irrecuperabile, la situazione politica in comune ad Adria. Tutto è cominciato in consiglio comunale, quando Furlanetto ha chiesto alla maggioranza civica chiarimenti sulla presenza in aula di una giornalista che l'opposizione ritiene sia l'addetta stampa o la portavoce dei civici, benché una conferma ufficiale non sia mai arrivata. Una richiesta, quella di Furlanetto, avanzata perché Adria è uno di pochi comuni a non avere ancora riaperto i consigli comunale al pubblico. Da qui la volontà dell'esponente di Fratelli d'Italia di capire quale fosse la legittimazione della presenza in aula della presunta portavoce. Un consiglio è finito con la "fuga" dei civici che abbandonando l'aula hanno fatto cadere il numero legale. Il lunedì successivo Furlanetto e l'ex sindaco Massimo Barbujiani hanno spiegato di essersi recati nell'ufficio del segretario per chiedere quale fossero le testate giornalistiche alle quali era stata trasmessa la convocazione del consiglio dal momento che non risulta che la presunta portavoce fosse accreditata per seguire la pubblica assemblea. E' finita con Furlanetto che lamenta di essere stata messa alla porta con tanto di intervento della polizia locale. Da parte sua la consigliera ha chiamato invece la polizia di stato.
Non pare sia andata molto meglio nella mattinata di martedì 1 settembre.
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