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VILLADOSE

Neppure il coprifuoco ferma il folle che semina chiodi in strada

Ennesimo attacco nella notte. Sono sette anni che tiene sotto scacco il paese

Neppure il coprifuoco ferma il folle che semina chiodi in strada

Nemmeno il coprifuoco imposto dal governo Conte sembra rallentare le ‘uscite’ dell’ormai tristemente famoso “maniaco dei chiodi”. Qualcuno, viste le numerose segnalazioni, lo aveva addirittura soprannominato il “Fabbro di Villadose”, per il fatto che si costruisce artigianalmente chiodi a quattro punte, che dissemina poi sul territorio comunale, colpendo indiscriminatamente le auto dei passati che finiscono con i copertoni bucati.

Sono armai quasi sette anni che questo vandalo continua la sua rischiosa e molto pericolosa pratica, cospargendo le strade di chiodi a quattro punte, realizzate unendo due cambre da falegname, rendendole dei veri e propri campi minati. Mentre le prime venivano meticolosamente assemblate utilizzando del filo di ferro, con il tempo il “Fabbro di Villadose” sembra avere affinato la tecnica riuscendo a farle rimanere unite semplicemente piegando tra loro i singoli chiodi. Gli ultimi episodi, solo in ordine di tempo, si sono verificati nei giorni scorsi con il ritrovamento da parte di residenti, di alcuni chiodi disseminati sulla strada di via Zennaro. Fortunatamente nessuna vettura è stata coinvolta e, anche questa volta, nessuna conseguenza importante si è verificata anche se resta alta la preoccupazione per il continuo e praticamente ininterrotto impegno di questo maniaco che ha ormai distrutto decine di pneumatici, costringendo spesso gli automobilisti a manovre pericolose a causa delle forature. Una storia, quella del “Fabbro”, che continua ormai dal 2013, con una sola breve pausa di qualche mese durante lo scorso lockdown ma, subito interrotta con la comparsa dei chiodi a quattro punte nei pressi dell’ex cava di pesca.  

Sette anni durante i quali il maniaco continua inspiegabilmente a tenere in scacco l’intero paese seminando sulle strade del territorio i suoi chiodi, rendendo quasi impossibile la non foratura delle gomme che da un conto sommario, pare siano arrivate a circa un centinaio. Anni di indagini, di sospetti e di ricerche, ma ancora niente di concreto per poter fermare definitivamente questo maniaco che pare sempre più deciso a continuare indisturbato la sua attività. Da tempo ormai, sulla vicenda stanno comunque indagando le forze dell’ordine che stanno lavorando per cercare di fermare una volta per tutte questa pericolosissima e inutile pratica. 

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