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LA TRAGEDIA

Cacciatore stroncato da un malore, i suoi cani lo vegliano e cercano aiuto

Uno girava in cerchio, cercando aiuto, l’altro era vicino al corpo del cacciatore senza vita

Cacciatore stroncato da un malore, i suoi cani lo vegliano e cercano aiuto

Lo hanno cercato per tutta una sera, una notte e una mattinata: un impegno costante, da parte di vigili del fuoco, carabinieri e Protezione civile, con anche il sindaco di Taglio di Po, Francesco Siviero, sceso in campo con i volontari. A lanciare l’allarme per la scomparsa di Roberto Bissacco, 55 anni, di Sant’Angelo di Piove di Sacco, appassionato cacciatore, di professione artigiano piastrellista, era stata la moglie, sul far della sera di sabato, non vedendolo rientrare dalla battuta di caccia e non riuscendo a contattarlo. Si era diretto nella zona di Oca Marina, come faceva abitualmente. Qui, infatti, in tanti lo conoscevano.

Le ricerche sono partite dalla zona di via Abruzzo, tra il paese e l’argine del Po di Goro, poi estendendosi via via. Sono intervenuti anche i cinofili del vigili del fuoco, assieme al nucleo droni e al personale Tas, specializzato nella mappatura del terreno. Si è alzato in volo anche l’elicottero, da Venezia.

La svolta, nel primissimo pomeriggio, quando il corpo senza vita del 55enne è stato trovato, nelle campagne di Oca Marina. Si pensa, al momento, a un malore. Poco prima del 55enne, era stato ritrovato uno dei suoi due cani, il più giovane. Girava insistentemente in circolo, descrivendo un ampio raggio, con al centro il proprio padrone, vegliato, invece, sul posto dal più anziano dei due cani. Come se, assieme, i suoi due compagni di caccia si fossero istintivamente organizzati per cercare aiuto e, nel contempo, non lasciare solo un attimo Roberto.

Una tragedia, quella del 55enne, che ricorda da vicino quella che, tre anni fa, il 16 novembre del 2017, si era portata via il suocero, Enrico Campanaro, pure lui cacciatore, trovato senza vita nell’abitazione che affittava, ogni anno in autunno, per dedicarsi alla sua passione, a Ca’ Lattis, sempre nel Comune di Taglio di Po. Lo trovarono i poliziotti del commissariato di Porto Tolle. Una coincidenza tragica e commovente. Roberto lascia la moglie e i parenti, non aveva figli.

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