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CORONAVIRUS IN POLESINE

"Tamponi rapidi sul personale sanitario, non va bene hanno una percentuale di errore"

L'intervento dei sindacati che chiedono all'Ulss 5 di fare solo test molecolari sui sanitari

Assembramento e caos per i tamponi. Compostella: “Orari non rispettati, mai più”

"Come Cgil ci sentiamo obbligati a denunciare una situazione che ci lascia sbalorditi e che non comprendiamo, in merito al Piano di Sanità Pubblica della Regione, per quanto riguarda lo screening e il tracciamento attraverso diagnosi con tampone. Mentre si sta procedendo con un intenso programma di screening, si è deciso di utilizzare i tamponi antigenici (rapidi), che purtroppo hanno un margine di errore, per quanto emerso da parte della comunità scientifica, molto più alto, anche nel caso di Operatori Sanitari venuti a contatto stretto con infetti senza protezioni o che abbiano soggiornato in paesi all’estero. Comprendiamo che l’aumento dei casi sta fortemente mettendo a rischio la tenuta dei
laboratori, ma non possiamo permetterci che questa situazione metta in difficoltà i servizi sanitari utilizzando un sistema di diagnosi che sta dimostrando una percentuale d’errore che non possiamo permetterci", commentano Davide Benazzo e Riccardo Mantovan per la Fp Cigl Rovigo.

"Riteniamo non serva sottolineare l’importanza di evitare il propagarsi del virus tra i dipendenti, sia per la tutela degli stessi che per l’impatto che questo avrebbe sui servizi e sulla tenuta del sistema sanitario. Non possiamo accettare scelte al ribasso sulla tutela della salute di chi lavora, come purtroppo avvenuto con i DPI durante la prima ondata dove, per la scarsità degli stessi, si sono esposti alla malattia centinaia di lavoratori, e riteniamo poco utile non utilizzare tutti i sistemi che ci permettano un più preciso tracciamento, con gli strumenti in nostro possesso, del virus tra i Lavoratori della sanità. Per questo chiediamo alla nostra Ulss, come successo in passato con scelte inizialmente ritenute eccessive, ma poi dimostratesi vincenti come la chiusura degli accessi all’Ospedale, di utilizzare sempre il tampone molecolare, nei casi sopra citati, per una diagnosi più sicura e tempestiva. Il personale sanitario è già fortemente compromesso dal punto di vista dei carichi di lavoro e della tenuta psicologica, evitiamo di addossargli ulteriori problemi di cui fanno ben volentieri a meno".

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