Coronavirus, la farmacia lancia il drive in
ROVIGO
01/12/2020 - 10:17
All'inizio, sembrava un normale rapporto di coppia, ma, ben presto, la realtà è mutata: gelosia, divieti, liti, botte. Un giorno, addirittura, il giovane marocchino avrebbe sequestrato il cellulare alla compagna e connazionale, stuprandola poi ripetutamente, per poi andarsene tranquillo al lavoro. Appena ripresasi, la donna ha trovato il coraggio, sempre secondo questa ricostruzione dei fatti, di andare in questura a denunciare l'accaduto, dando l'avvio alle indagini, coordinate dal dirigente Gianluca Gentiluomo.
Intanto, però, il violentatore avrebbe ripreso la vita di sempre, pretendendo che nulla fosse cambiato: chiamate, passaggi sotto casa della donna. In una occasione, le sarebbe addirittura entrato in casa, forzando una finestra. Alla fine, grazie alle scrupoloso lavoro di indagine del personale della mobile, la Procura ha chiesto e ottenuto, a suo carico, la custodia cautelare in carcere, la misura più pesante possibile.
Provvedimento immediatamente eseguito dal personale della mobile.
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