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IL CASO

I negozianti: "Boom di vendite, inaspettate"

Si compra perché il regalo è l’unico modo per far festa. E si compra tanto in centro, visto che i centri commerciali sono chiusi

I negozianti: "Boom di vendite, inaspettate"

Si compra per scacciare via la tristezza, perché “non sarà un Natale felice, la felicità è un’altra cosa”, sostengono in giro tutti i rodigini. Si compra perché il regalo è l’unico modo per far festa. E si compra tanto in centro, visto che una parte della concorrenza, con i centri commerciali chiusi, è stata fatta fuori.

Entrare in un negozio, ieri, significava fare la fila. Qualcuno ha sentito il blocco delle 14: “La differenza tra la mattina e il pomeriggio è stata molto eloquente - racconta Marta del negozio Angeli 6 - Infatti anticiperemo le aperture alle 8,30 piuttosto che andare oltre le 19 quando il centro si svuota. Fortunatamente godiamo ancora di molti clienti che preferiscono fare il regalo fisico, vengono in negozio e scelgono”.

Con una capienza di 14 persone alla volta e uno dei negozi più ampi di Rovigo, Eliocopy ha scelto di mettere una commessa al varco per contingentare le entrate. “Complessivamente - racconta il titolare - c’è stato molto movimento sia di mattina che di sera. Oggi in negozio siamo in 4. Il beneficio è dovuto alla chiusura dei centri commerciali e molto probabilmente dal fatto che la gente che rimane in città apprezza i negozi di vicinato. Abbiamo dimostrato che serviamo a qualcosa, che senza noi la città si spegne, che siamo noi a illuminarla ogni giorno. Questo non bisognerebbe dimenticarlo”.

Antonella di Anna Maria Boutique ha notato la differenza del mattino rispetto al pomeriggio: “Ma la gente viene, saremo aperti prima la mattina. Ho ricevuto tantissime telefonate che mi chiedevano se aprivo alle 8. Ho deciso di anticipare la mattina”. E conclude: “Alla fine la gente si organizza e fa diversamente, non è stata un’idea geniale quella di chiudere i confini alle 14”.

“Meglio che vada ad accendere un cero - sorride Ilaria del Gira Sole - Un dicembre che nessuno si aspettava, meraviglioso. Non ho idea del perché ma sono contenta. Molta gente, però mi dice che con tutto quello che sta succedendo poter fare un regalo, comprarsi una cosa mette quell’allegria”.

In linea con gli altri Natali, Robe di Kappa quest’anno ha sugli scaffali un prodotto prezioso: le tute. “Già - racconta Katia - vendiamo tantissime tute, la gente sta a casa e vuole stare comoda ma non in pigiama. Stanno andando a ruba. E’ l’80% della merce che vendiamo”.

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