Vaccini ridotti a un terzo, ma a breve si torna a regime: richiami garantiti
CORONAVIRUS IN ITALIA
Il ministro della Salute, Speranza
11/01/2021 - 10:32
Il governo punta a prorogare fino al 30 giugno lo stato di emergenza, con l’introduzione di soglie più basse dell’indice Rt perché scattino le zone arancioni e rosse. Nel nuovo Dpcm la prima stretta con la zona gialla che diventa stabilmente “rafforzata”. Questa mattina l'incontro-confronto con i Governatori delle Regioni.
L’attesa per questa settimana è sull’arrivo del nuovo Dpcm, previsto per giovedì 14 gennaio, sull’onda della linea dura che prevede una stretta su bar e ristoranti, regole più rigide per le zone gialle e soglie più basse perché scattino le zone arancioni e rosse. Ma è sul piano del governo a medio termine che si affacciano le ipotesi di misure più rigide per contrastare l’imminente terza ondata di contagi di Coronavirus. Si tratta di una stretta per circa 100 giorni che potrebbero portare quasi tutte le regioni in zona rossa, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sugli ospedali e permettere al piano vaccinale di coprire senza intoppi tutta la popolazione sanitaria e quella più anziana.
Secondo la Repubblica, è quel che prevede il piano B proposto dal ministro della Salute Roberto Speranza, sulla scorta delle indicazioni arrivate dalla Cabina di regia. L’obiettivo però è rendere ancor più rigida la classificazione del rischio, facendo scattare la zona rossa sul parametro dell’effettiva occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Viene meno l’ipotesi di fissare il livello più alto di chiusure in base a 250 contagi ogni 100 mila abitanti, come suggerito dal Cts, perché spingerebbe le regioni a ridurre i tamponi, fornendo un dato inaffidabile. Un punto che si preannuncia già complicato da far digerire ai governatori, che ne discuteranno questa mattina con i ministri Speranza e Boccia.
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