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LEGAMBIENTE ROVIGO

Inquinamento, Rovigo maglia nera: è la quarta città in Italia per sforamenti dei limiti di Pm10

Il report Mal'Aria, "Per ripulire l’aria della nostra città, ormai malata cronica, servono scelte chiare e interventi strutturali, che non sono più rimandabili"

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Nonostante il lockdown, il 2020 per Rovigo è stato un altro anno orribile sul fronte dello smog: lo riporta Mal’aria 2021, storico dossier con Legambiente monitora la qualità dell’aria dei capoluoghi italiani. Rovigo continua a trovarsi stabilmente ai primi posti per pessima qualità dell’aria. Oltre alle necessarie politiche strutturali di ripensamento della mobilità e dello spazio urbano, secondo Legambiente è fondamentale cogliere subito l’occasione del Superbonus 110% per abbattere l’inquinamento prodotto dagli edifici.

Sono oltre un terzo quelli che l’anno hanno superato, con una o più centraline, il limite annuale dei 35 giorni di sforamenti dei 50 microgrammi/metro cubo. E su quasi 100 città, con 83 sforamenti nella zona di Largo Martiri superamenti la nostra città sfiora il “podio”, dopo Padova (84), Venezia (88) e Torino (98). E se si parla di qualità dell’aria e medie di concentrazioni annuali, la situazione peggiore: Rovigo è, insieme a Padova e Milano, preceduta solo da Torino con 35 microgrammi/mc.

"Niente di nuovo sotto il sole, i dati confermano ancora una volta che la nostra città è malata cronica sul fronte dello smog – commenta Giulia Bacchiega, presidente di Legambiente Rovigo – necessario che l’Amministrazione si faccia carico della salute dei cittadini, innanzitutto ripristinando le ztl e facendo informazione sul superbonus".

Per fermare l’inquinamento cronico il dossier di Legambiente riporta numerose proposte: serve dare spazio a tutte le forme di mobilità alternativa a quello dell’auto, potenziando il trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa, ridisegnare lo spazio stradale, a partire dalle zone 30, per renderlo fruibile a tutte le categorie e per incentivare la diffusione della mobilità dolce della bicicletta, e non perdere l’occasione del Superbonus per rendere i nostri edifici a zero emissioni e inquinamento.

 

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