Niente fidejussione e vincoli confermati: l'iper al Catajo non si farà

Colpo di scena a Due Carrare, con il Consiglio comunale che non ha approvato la variante al Piano degli interventi con il  recepimento dell’accordo di programma pubblico-privato sul nuovo maxi centro commerciale di fronte al castello del Catajo in quanto non è arrivata in tempo la fidejussione da 130mila euro della Deda srl per alcune opere collaterali. 

La polizza, in teoria, doveva servire a garanzia di spese tecniche e per la messa in sicurezza della rotatoria di Santo Stefano.

Ma è evidente che un progetto di questo genere non si può fermare di fronte ad una fidejussione da 130mila euro. E ben altre sono le motivazioni che hanno portato la società a non fornire la garanzia.

Una mancanza che suona, a questo punto, come un disimpegno. 

A questo punto - come racconta Il Mattino di Padova - diventa quasi impossibile che l’approvazione dell’accordo di programma e della variante urbanistica possa avvenire prima della chiusura dell’iter del vincolo proposto dalla Sopraintendenza a tutela del castello del Catajo.

E fuori dall'aula del Consiglio, alla protesta dei residenti contro il mega centro commerciale ha partecipato anche l'assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Cristiano Corazzari, che ha annunciato la doccia fredda forse definitiva per il progetto: "Il direttore della Sopraintendenza Archeologica, Andrea Alberti, mi ha informato che il 18 o al massimo il 19 aprile il vincolo proposto a tutela del Catajo sarà confermato. Sono qui per esprimere la vicinanza della Regione ai cittadini e ai commercianti che ritengono il progetto una iattura, un modello di sviluppo totalmente diverso da quello che intendiamo noi per quanto riguarda il commercio".