VOCE
Immigrazione
20.04.2018 - 21:06
Dieci giorni di tempo per mettere in sicurezza le strutture proposte per l’accoglienza dei profughi a Canaro, Pincara e Polesella. Li ha concessi il prefetto Enrico Caterino alle proprietà che hanno messo a disposizione abitazioni abbandonate per la redistribuzione dei richiedenti asilo.
“Ma a Pincara - ha fatto notare il sindaco Stefano Magon - l’abitazione di via Vaghetto è fatiscente. Non credo basteranno 10 giorni per rimetterla in sesto”. A Pincara sono previsti 17 arrivi, sempre provenienti dalle strutture più ingolfate, di Loreo, di Cavanella Po e del Delta Park di Porto Viro.
Magon ha dato la sua massima disponibilità all’operazione ma sottolinea che con 17 arrivi, su una popolazione di 1100 abitanti, “la proporzione del 3 per mille non è affatto assicurata”.
Nicola Garbellini è tranquillo e martedì 24 alle 21 ha già convocato un consiglio comunale per spiegare tutto ai suoi cittadini: “A Canaro sono previsti 11 arrivi, su 2800 abitanti. Nei prossimi dieci giorni tutta la documentazione dovrà essere consegnata dal privato alla prefettura per avere agibilità permessi e avviare il trasferimento”.
Anche Pincara non ha mostrato ancora preoccupazioni o timori sull’arrivo di profughi. “In 10 anni abbiamo avuto un esodo di cinesi e di nordafricani che con la crisi hanno abbandonato il paese. Abbiamo perso circa 60 unità. E’ tuttavia ancora presto per esprimersi”.
Molto soddisfatto Leonardo Raito, sindaco di Polesella: “Incontro molto positivo grazie al signor Prefetto che è estremamente attento alle problematiche dei comuni. La prefettura entro 10 giorni chiuderà le verifiche sulle strutture e poi verremo chiamati per ulteriori valutazioni. Si parla di redistribuzione dei richiedenti asilo già sul territorio. Niente di nuovo comunque. Restiamo in attesa delle loro verifiche”.
Dopo Polesella, Canaro e Pincara è probabile che la riassegnazione di migranti arrivi presto anche a Papozze, Fiesso Umbertiano, Bagnolo di Po e a Bergantino.
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