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Rovigo

La fuga dalle tasse scatta il 30 luglio

Tra Adige e Po il peso fiscale arriva al 58,1%. In Veneto pagano di più le aziende di Venezia e Verona

La fuga dalle tasse scatta il 30 luglio

La fuga dalle tasse per le imprese polesane scatterà il prossimo 30 luglio. Quello è il giorno da cerchiare in rosso sull’agenda delle aziende tra Adige e Po, perché quello sarà il tax free day, ossia il giorno da quale le imprese finiranno di lavorare per pagare le tasse e cominceranno ad incassare per la propria attività imprenditoriale.

La Cna ha infatti analizzato il peso delle varie imposte sulle imprese in ciascun territorio nazionale. Salta fuori che in Polesine, per l’anno 2018, le tasse peseranno per il 58,1% sull’attività di ciascuna azienda e che il giorno di libertà dall’imposizione fiscale sarà il 30 luglio. Per le aziende polesane 26esimo posto anche nella graduatoria del reddito medio mensile disponibile, che si attesta sui 1.747 euro

Nella classifica nazionale Rovigo si piazza al 26esimo posto, al vertice, con meno trasse da pagare, c’è Gorizia con il 53,8% di tasse e il tax free day al 14 luglio. Poi Udine (54,5% e 17 luglio) e Imola (54,9% e 18 luglio). In coda c’è Reggio Calabria 873,5 e 24 settembre”.

Restando al Veneto le imprese più tartassate sono a Venezia (62,7% e 16 agosto) e a Verona (60,5% e 7 agosto). Nelle altre province venete le aziende hanno il fisco più leggero: A Belluno si registra il sesto posto nazionale (55% e 19 luglio); quindi Vicenza (56,5% e 24 luglio), Treviso (57,1% e 27 luglio), Padova (57,8% e 29 luglio).

A livello nazionale la Cna fa sapere che “la pressione fiscale media sulle piccole imprese quest’anno tornerà a salire. Lontana dal picco del 2012, ma con un segno più”. Tanto da far emergere non “una” pressione fiscale, ma “numerose” pressioni fiscali. 

La pressione fiscale media sulla piccola impresa tipo italiana, salita nel 2017 dello 0,3% al 61,2%, nel 2018 è destinata a crescere ancora, portandosi al 61,4%.

David Gazzieri, presidente di Cna Rovigo commenta: “Il report evidenzia l’incidenza fiscale totale sui redditi delle imprese. In questo caso il valore registrato dal territorio rodigino è del 58,1 % (media nazionale 61,4%), in leggero aumento negli ultimi due anni. Un dato su cui riflettere è l’esigenza di una iniziativa costante con le amministrazioni locali, per far comprendere come le scelte sui tributi locali pesino sulle imprese, sulla capacità di attrarre nuove aziende nel territorio. Come Cna continuiamo a ribadire che bisogna intervenire su un sistema fiscale squilibrato per raggiungere tre obiettivi di utilità generale: ridurre la pressione fiscale garantendo, nel contempo, maggiore equità nel prelievo tra diversi redditi da lavoro; invertire la tendenza del trasferimento alle imprese degli oneri sui controlli; usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare la domanda interna”.

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