Cerca

Politica

Nello a Giorgia: “Non accetto lezioncine, grazie”

Il consigliere comunale Chendi si rivolge con parole dure a Giorgia Businaro e ad Andrea Borgato. Il Pd ne esce sempre più spaccato.

Nello a Giorgia: “Non accetto lezioncine, grazie”

 Tira fuori l’albero genealogico Nello Chendi, consigliere comunale e presidente dell’assemblea provinciale del Partito democratico. Ci sono i suoi antenati Antonio, ex direttore di “Lotta” e il pittore Edoardo famoso a Rovigo e anche lui perseguitato dai fascisti. “Per la mia storia personale e familiare - tuona dunque il consigliere - non accetto lezioncine di coerenza ed etiche da chi non era in commissione interna quando si è discusso di nomine (Giorgia Businaro ndr) e da chi non è iscritto al Pd, anche se fa parte del gruppo Pd (Andrea Borgato). Vadano a fare le lezioncine al gruppo Bachelet”.

Galleria Ballotta, sede del Pd, è praticamente una polveriera da quando nel cda di Asm spa, come consigliere di minoranza è entrata Virna Riccardi. Una spaccatura che non accenna a ricucirsi.

Chendi ha intimato: “Un consigliere del Pd deve partecipare ai lavori del coordinamento comunale del partito attenendosi alle decisioni del partito e del suo capogruppo. Questa disciplina regolerà la vita dei tre consiglieri Pd da oggi, mentre gli altri due facciano secondo coscienza, ma certamente non potranno parlare a nome del Pd di Rovigo il cui dovere come portavoce spetta al capogruppo Romeo almeno fino al termine di questa legislatura”.

Mentre “le dichiarazioni dei non iscritti al Pd (Borgato e Mattia Moretto) sono da considerarsi dichiarazioni indipendenti”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400