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L'impresa

Tosini, missione compiuta

La traversata a nuoto dall’isola di Montecristo fino all’Elba.

Missione compiuta. Venerino Tosini, il recordman di Bosaro, ha portato a termine con successo una nuova straordinaria impresa, l’ultima della sua carriera. Lunedì sera alle 19, si è tuffato da una barca a vela nelle acque del Mar Tirreno, a un chilometro dall’isola di Montecristo diretto verso l’isola d’Elba. La traversata è durata tutta la notte: il 66enne ha toccato terra stamattina alle 10.50, dopo aver percorso a nuoto ben 23 miglia nautiche, cioè circa 43 chilometri.

“Sono al settimo cielo - dichiara Tosini pochi minuti dopo la conclusione della sua impresa - La partenza è stata dura ma poi è andata bene. Non mi aspettavo che al mio arrivo ci fosse una sorpresa: sulla spiaggia c'erano mia moglie, mio fratello Oscar con la moglie, alcuni amici di Bologna, e tutti i bagnanti che mi applaudivano”.

“L’inizio è stato piuttosto difficoltoso, a causa dello scarico delle imbarcazioni appoggio - racconta Tosini - Durante la notte ho urtato parecchie Cassiopee e ho evitato due grossi temporaloni provenienti dalla Corsica. Le correnti per fortuna erano quasi tutte a favore, a parte nelle ultime tre miglia, che sono proprio per questo si sono rivelate parecchio difficoltose”.

Durante la mia permanenza in acqua il 66enne di Bosaro è stato seguito da una barca a vela e da un gommone, pronti ad intervenire in caso di emergenza, e a passargli acqua ed alimenti, indispensabili per compiere un’impresa di questo tipo. “L’assistenza è stata meravigliosa - afferma - in acqua ho mangiato anche gli spaghetti al pomodoro”.

Con questa avventura, Tosini afferma di aver chiuso la sua incredibile carriera iniziata più di trent’anni fa, quando nel 1986 portò a termine la traversata da Piombino a Rio Marina all’isola d’Elba. L’anno dopo replicò attraversando l’Adriatico: Rovigno-Porto Levante, poi nel 1988 andò dalla Corsica alla Sardegna.  Oltre che di nuoto, il 66enne di Bosaro è anche un appassionato di ciclismo, e anche per quanto riguarda questa disciplina può vantare diversi record. A settembre 2014, per esempio, Venerino si è buttato giù dagli Appennini, ad Erbaia nel Mugello, ai 107,5 chilometri orari su un prototipo di sua progettazione. Un’impresa che gli è valsa il soprannome di “uomo missile”.

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