Fusione, il "Sì" dei sindacati

La fusione tra Frassinelle e Polesella prosegue a gonfie vele.

I due sindaci Ennio Pasqualin e Leonardo Raito hanno incontrato le sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, con cui hanno firmato un accordo di collaborazione per incrementare i servizi e i lavoratori in caso passasse la fusione e il “Sì” al referendum del 16 dicembre. All'incontro ha voluto essere presente il neo segretario provinciale della Cgil, Pier Alberto Colombo.

“Il nuovo comune conterà di più e grazie all'approvazione della fusione saranno assegnate al nuovo ente risorse pari a 700mila euro l'anno per 10 anni grazie ai contributi di Stato e Regione - scrivono i sindacati riuniti - queste risorse potranno dare più sviluppo e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Nell’incontro abbiamo confermato i contenuti dell'accordo già siglato il 25 luglio 2017, individuando gli obiettivi da raggiungere grazie alla fusione: più sviluppo sociale, aumento degli investimenti, imposte progressive più eque, garantire il mantenimento degli uffici pubblici nelle sedi attuali in accordo con i dipendenti comunali”.

In risposta a chi sta cercando di creare caos sul tema dipendenti del nuovo comune, le amministrazioni rispondono: “Nessun dipendente resterà a casa, ci saranno nuove assunzioni - spiegano - nel materiale informativo parliamo di 25 dipendenti, ma la stima è al ribasso: saranno di più. A Frassinelle lavorano 3 dipendenti, più due che sono in fase di rimpiazzo. Ci sono spazi per permettere l'assunzione di una persona in più arrivando a sei. A Polesella lavorano 20 dipendenti. A queste 25 persone nulla sarà toccato, grazie alla fusione aumenta la capacità assunzionale. Saranno confermati i dipendenti esterni di cooperative, come l'assistente sociale, il data service della polizia locale e la bibliotecaria”.

Sulla "Voce" di venerdì 16 novembre l'articolo completo.