Nata disabile, “la ginecologa rimane”

L’onda mediatica che dopo il servizio delle Iene sul caso di Eleonora Gavazzeni ha investito anche l’Ulss 5, ha portato oggi il direttore generale Antonio Compostella a chiarire cosa è successo in questi mesi, dalla pronuncia del giudice del tribunale di Rovigo a ieri, giorno in cui l’ospedale ha garantito che “a giorni 3 milioni e 350mila euro verranno bonificati alla famiglia e al legale in attesa di appello”.

“Dopo il 19 settembre, giorno della sentenza di primo grado - ha detto lo stesso Compostella - il nostro legale di fiducia Alessio Cervetti ha avviato una trattativa stringente con le assicurazioni, condannate a manlevare l’azienda sanitaria dal pagamento delle cifre risarcitorie (il totale deciso dal giudice è 5,1 milioni a fronte dei 33 milioni chiesti dalla famiglia Gavazzeni). Eravamo già giunti all’accordo di pagare parte della cifra senza sospensiva, cifra che è oggetto di un appello perché noi la riteniamo non congrua”.

Dopo 10 anni passati in aule di tribunale, civili e penali, dunque, non si chiude qui la battaglia della famiglia Gavazzeni, che affronterà anche l’appello. “Come dirigente di un ente pubblico e come difensore di un ente pubblico - hanno precisato ancora Compostella e l’avvocato Alessio Cervetti - non possiamo esimerci dall’appello visto che ci sono valutazioni del danno giuridiche che contestiamo”.

Alla domanda, diventata mediaticamente stringente, se la dottoressa rimarrà ancora in forze in Ulss 5, il direttore Compostella ha chiaramente risposto che: “Sì, abbiamo motivi per credere che la dottoressa agisce con scrupolo, dieci anni fa ha sicuramente imparato dall’errore di un parto difficile e ne ha fatto tesoro”.