Urbanistica in città, il piatto piange

“Idee per Rovigo”, questo il titolo della neonata associazione culturale rodigina che si pone come obiettivo una riflessione sulle problematiche e le necessità del territorio della città, ed in particolare dell’urbanistica.

L’associazione, presentata con una tavola rotonda in sala Celio, ha l’obiettivo di proporre soluzioni assieme agli attori sociali pubblici e privati al fine di rendere Rovigo più attrattiva, competitiva e moderna. “Un’associazione formata da tecnici ma anche da persone che vogliano portare avanti idee che possano sfociare in una progettualità” spiega la portavoce dell’associazione, l’architetto Fiorenza Ronsisvalle.

“Abbiamo riscontrato che ci sono poche occasioni di dialogo sul territorio e le sue problematiche - continua l’architetto - si tratta di una critica costruttiva e propositiva, riteniamo che sia doveroso uscire da una situazione di stallo ed immobilismo”.

Fra i partecipanti anche l’ex deputato Pd Diego Crivellari: “L’idea che mi muove è lo stallo che chiama in causa un po’ tutti, sia maggioranza che opposizione, e da un piano politico c’è, anche qua, un sostanziale stallo pericoloso per una città piena di risorse come Rovigo che deve ancora imparare a fare il capoluogo. Oggi rimanere fermi vuol dire condannarsi a non contare. Per quanto riguarda l’urbanistica, Caserma Silvestri, Maddalena, vecchio carcere ma aggiungerei anche temi non urbanistici come l’interporto, a che punto siamo?”.

Presenti, in una platea di volti noti della politica, anche Renzo Marangon e il presidente della Provincia, Ivan Dall'Ara.

Ha concluso la tavola rotonda Samuel Scavazzin del comitato di reggenza di Cisl Padova-Rovigo: “Da un punto di vista dell’edilizia il Polesine non è messo bene. Dai dati di Edilcassa Polesana dal 2016 al 2018 sono stati persi all’incirca 200 lavoratori. Perché questa decrescita? Non ci sono appalti pubblici”.