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Il caso

Ora i polli arrivano anche nel capoluogo

Autorizzato l'insediamento di un allevamento intensivo vicino alla Nuova Amit. La denuncia del comitato: "Produrranno anche pollina"

Presentato l’impianto avicolo  da 345mila polli

"Ci mancavano solo i polli". Inizia così la lettera denuncia del comitato ambiente di Boara Polesine, Mardimago, Sarzano e Rovigo che denuncia l'autorizzazione - uno degli ultimi atti della giunta Bergamin, sostengono - all'insediamento di un allevamento avicolo.

"Siamo veramente indignati, come cittadini, come persone, prima ancora che come Comitato. Se è stato destituito è certamente perché ci si è accorti che non era la persona adatta a coprire quel ruolo. L’ultimo regalo che ha fatto la giunta Bergamin a chi abita tra Boara Polesine, Cà Bianca e Mardimago, è stata la concessione per un l’insediamento di un grande allevamento di polli in una delle zone già abbondantemente inquinate da odori e che, per di più, si trova sopra vento rispetto alla città di Rovigo. Proprio lì, in una zona 'impropria',  grazie alla poca accortezza di chi ha governato la città nel tempo, si sono installate diverse attività produttive come la Nuova Amit, l’Ortoromi, e l’impianto industriale degli asparagi. Ora anche l’allevamento dei polli". 

"Non pensiamo ci fosse stato bisogno di altre fonti odorose in questa zona. Era sufficiente registrare il lezzo che si avvertiva fino al centro storico quando in buon Sindaco era ancora in carica. Ma per chi non se lo ricorda basta che in questi giorni apra le finestre, visto le giornate soleggiate, e si può gustare il buon profumo di stalla non pulita anche stando comodamente a casa, senza spostarsi nella campagna. Nonostante questo si è scelto di portare qui anche un allevamento di polli della soc. Agricola Avicola S. Andrea di Pozzonovo (PD), che produrrà oltre ai polli, la famosa “pollina”. Si tratta degli escrementi prodotti dagli stessi. Altro elemento altamente odoroso".  

"Come si è potuto fare una cosa del genere, caro ex Sindaco Bergamin, rappresentando anche la massima autorità sanitaria della città? Ma ci riferiamo anche la sua Giunta, nonostante conosca bene la situazione di questa zona. Da sempre risulta “impropria” anche per quanto riguarda l’attraversamento stradale dei mezzi sopra ai 35 quintali. Basta mettersi a bordo strada per vedere passare autoarticolati e TIR enormi che in barba ai divieti e infischiandosene altamente dei pericoli e dei danni prodotti agli abitanti transitano non visti dalla Polizia Locale. Gli assessori prima della caduta parlavano di blocco delle strade, inadatte al traffico pesante, con la individuazione di una strada alternativa ed assicuravano il controllo/blocco degli odori. Non parlavano certamente di   incrementare questi disagi autorizzando anche il nascente allevamento avicolo.I cittadini di questa zona sono esausti da amministratori che continuano a creare solo danni. Chiediamo almeno ad ARPAV e USL di vigilare con il massimo del rigore per evitare che siano ancora una volta i cittadini ad interessare la Procura della Repubblica".

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