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IL CASO A ROVIGO

"Quella bimba morirà presto: toglietele il risarcimento"

Richiesta shock del consulente delle assicurazioni, sul caso di malasanità avvenuto nel 2008 all'ospedale di Rovigo

Le Iene e il caso della bimba nata tetraplegica indignano

La mamma con la piccola Eleonora

Quella bimba morirà presto. La sua aspettativa di vita non può eccedere i 10, 20 anni al massimo. Quindi i familiari devono restituire parte del risarcimento ottenuto in primo grado, quando il giudice del Tribunale civile di Rovigo ha disposto che i genitori e la piccola ricevano circa 6 milioni di euro, poiché la piccola sarebbe nata tetraplegica, a dicembre del 2008, in ospedale a Rovigo, causa - secondo questa ricostruzione dei fatti - ritardi nel praticare il cesareo, che avrebbero provocato asfissia e conseguenze invalidità totale.

Una vicenda che ha avuto anche un versante penale, con due ginecologhe assolte in primo grado, prescritte in secondo, dall'ipotesi di reato di lesioni personali colpose, ma con i giudici di Appello che comunque, nella sentenza, hanno riconosciuto la loro responsabilità penale, per quanto, appunto, a titolo colposo.

Nella mattinata di mercoledì 13 marzo, a Venezia, è in corso il procedimento di Appello civile. E' in questa sede che i legali delle assicurazioni avrebbero presentato la perizia di un neonatologo, secondo il quale la limitata aspettativa di vita della piccola renderebbe superfluo un risarcimento di quella entità. Tesi ovviamente rigettata dai familiari, seguiti dall'avvocato Mario Cicchetti.

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