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"Autonomia? Ma quando mai"

L'intervento della consigliera regionale Patrizia Bartelle

Patrizia Bartelle divorzia dal M5S

Patrizia Bartelle

"Il Presidente della Camera Roberto Fico, con sottile perfidia, ha  mandato l'autonomia di Zaia sul binario morto, nel momento in cui ha  affermato a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dello Iuav di Venezia 'il Parlamento deve essere assolutamente centrale. Non c'e' niente che non passerà attraverso un iter parlamentare forte, strutturato, sostanziale, legislativo. E quindi le Camere devono avere tutto il potere di farlo. Questo significa - spiega la consigliera regionale Patrizia Bartelle di Italia in Comune - niente voto a scatola chiusa, prendere o lasciare, ma passaggi in commissione, modifiche, emendamenti, dibattito in aula: un binario morto, appunto".

"Una decisione che di fatto inverte la logica di Zaia: non è il Veneto che impone l'autonomia al Parlamento e al Governo, ma sono le Camere che concedono al Veneto l'autonomia, 'nelle forme e nei limiti della Costituzione' (art. 1). Una lezione di Diritto Costituzionale per posticipare nel tempo e modificare nei contenuti il pacchetto concordato tra Zaia e il ministro Stefani davanti a qualche caminetto governativo. Sarebbe quindi curioso sapere, se Zaia chiederà ai Veneti un nuovo referendum sull'autonomia del Presidente della Camera o magari imbarcherà Iacopo Berti in Giunta regionale per avere il capo dei Probi Viri pentastellati dalla sua parte. Oppure, se chiederà a Sistemi Territoriali di andare a riprendere il treno dell'autonomia sul binario morto. Speriamo solo che tale binario non si trovi sulla tratta ferroviaria Adria - Chioggia.Se così fosse, sarebbe il caso di chiedere ai pendolari cosa succederà in futuro".

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