Tradito, devasta il locale. Arrestato e condannato

Era finito nei guai nei mesi scorsi, al termine di un intervento della Volante in un locale della città. Qui, secondo questa ricostruzione dei fatti, l’uomo al centro della vicenda giudiziaria avrebbe avuto uno scontro fisico con colui col quale, secondo questa ricostruzione dei fatti, la moglie lo tradiva.

Avrebbe anche provocato danni alla struttura e, soprattutto, avrebbe reagito molto male all'arrivo del personale della questura, tanto da guadagnarsi anche l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Secondo le contestazioni, però, poco prima si sarebbe anche scatenato contro la moglie. Prima avrebbe costretto la sua auto a fermarsi, guadagnandosi quindi l'accusa di violenza privata. Quindi, avrebbe anche rotto un finestrino.

A condire il tutto, infine, ci sarebbero state delle minacce. Questo per quanto concerne quanto avvenuto in una unica giornata. Nella mattinata di mercoledì 3 aprile, però, di fronte al giudice per le udienze preliminari, si veniva anche per una ulteriore contestazione, frutto di quanto sarebbe accaduto in precedenza tra marito e moglie. Vale a dire, maltrattamenti. Nella mattinata, è arrivata la discussione del processo, celebrato con la forma del rito abbreviato, che consente, a chi vi si sottopone, uno sconto di pena pari a un terzo del totale.

La sentenza parla di una pena di 1 anno, 9 mesi e 10 giorni. Contro l'imputato si sono costituiti, come parte civile, sia la ex moglie che l'uomo che avrebbe avuto lo scontro con lui. Della quantificazione del risarcimento si occuperà il giudice civile.
Per la difesa, comunque, una volta lette le motivazioni della decisione del giudice, ci sarà la possibilità di presentare appello, nella speranza di ottenere l’assoluzione.