Giovani toghe per far ripartire la giustizia

Sei nuovi magistrati in Tribunale a Rovigo. Giovani, determinati, entusiasti e pronti ad assumere il peso di una professione che dà onori ed oneri come poche altre. Hanno preso servizio, dopo la cerimonia di giuramento, nella mattinata di venerdì 5 aprile, presieduta dal presidente del Tribunale Angelo Risi. Chiaro l'ammonimento che questo ha voluto lanciare ai novizi.

"Siate degni di questo onore e di questa professione, che vi accompagnerà per tutta la vita. Non guardate mai in faccia a nessuno. E ricordate che la porta del Presidente del Tribunale, per voi, sarà sempre aperta". Presente tutto il personale del tribunale, oltre che i vertici delle forze dell'ordine: questura, carabinieri, polizia, finanza, polizia locale. Tutti consapevoli, insomma, dell'importanza dell'occasione. Una vera e propria boccata d'ossigeno, per il palazzo di giustizia, che ormai da anni soffriva una cronica carenza di organico.

Un problema non banale, se si pensa che la mancanza di pubblici ministeri, così come di giudici, ha pesanti ripercussioni sui tempi tanto delle indagini, quanto dei processi. Tema di enorme importanza, se si pensa che, quanto più dura un procedimento penale, tanto più è possibile che finisca in prescrizione, ossia con l'annullamento. Un vero e proprio fallimento per la giustizia.

Ecco chi sono i sei nuovi magistrati che hanno preso servizio in Tribunale nella mattinata di venerdì 5 aprile. Sara Zen; Nicola Del Vecchio; Elisa Romagnoli; Ermindo Mammucci; Andrea Biggiarini; Francesco D'Abrosca. I primi tre andranno a svolgere le funzioni di giudici. I secondi tre, invece, quelli di sostituto procuratore. I sostituti procuratori sono i magistrati che coordinano le indagini della polizia giudiziaria, una volta ricevuta la notizia di reato, decidendo poi se esercitare l'azione penale, ossia domandando il rinvio a giudizio.