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ex asilo
08.04.2019 - 19:02
L'asilo
Pronto da un anno doveva essere assegnato entro la fine del 2018, e invece...
L’iter per il recupero dell’ex asilo di via Alfieri in Commenda era cominciato addirittura nel 2006 con lo strumento dei “contratti di quartiere”. Poi, i lavori veri e propri per il restauro dell’ex asilo, che un tempo aveva anche ospitato gli uffici della polizia locale, scattarono nell’inverno tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. L’intervento di ristrutturazione dell’immobile era stato annunciato diversi mesi prima ed i lavori assegnati addirittura tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Ma l’iter per il recupero era partito appunto oltre 10 anni fa. Il restauro aveva messo la parola fine ad una struttura preda dell’incuria, lasciata al degrado, avvolta da erbacce, e ricoperta da scritte ed altre brutture, per anni uno scempio nel cuore del quartiere Commenda. Che di mostri ne ha già uno, che vale per dieci: il Maddalena.
Il progetto per il recupero prevedeva un finanziamento di 800mila euro, 480mila da un contributo della Fondazione Cariparo, e 320mila da un contributo Stato-Regione legato ai contratti di quartiere, uno strumento urbanistico dell’epoca. L’approvazione del progetto esecutivo risale al maggio 2014, i lavori prevedevano il rifacimento della copertura, dei paramenti esterni e della tinteggiatura, la sostituzione di serramenti, pavimenti e impianto elettrico, il rifacimento dei servizi igienici, la ridistribuzione dello spazio interno, l’installazione dell’allarme, dell’impianto termico, della scala di sicurezza, la piattaforma elevatrice interna e il rifacimento dei sottoservizi. Insomma un recupero completo per dare nuova vita all’edificio. Nuova vita che ora, però, rischia di cominciare ancora una volta la via del degrado.
Pronto finito da oltre un anno, l’ex asilo di via Alfieri era stato destinato, dalla giunta Bergamin, a diventare casa delle associazioni. Ma per l’assegnazione delle 10 stanze la giunta e poi il consiglio comunale aveva deciso anche di approvare un nuovo regolamento per l’assegnazione delle stanze alle associazioni. E dopo l’approvazione del regolamento l’assessore Antonio Saccardin promise che assegnare quelle stanze sarebbe stata la priorità da svolgere entro la fine del 2018. E invece, tre mesi dopo, è ancora chiuso e vuoto.
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