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Half marathon

Furti e polemiche guastano la festa

Al Di Vittorio saccheggiate le auto degli atleti. A San Pio i residenti protestano: “Tutto bloccato”. I podisti: “Suv sul percorso, che rischio”. E non mancano le scritte elettorali...

Furti e polemiche guastano la festa

Oltre tremila persone hanno invaso festosamente Rovigo, questa mattina, per la mezza maratona cittadina. Ma non sono mancati disagi e polemiche. E anche i ladri si sono dati da fare, prendendo d’assalto le auto di alcuni podisti, parcheggiate in piazzale Di Vittorio.

Furti nel parcheggio Pessima sorpresa, al termine della corsa, per alcuni partecipanti alla gara. Dopo la competizione podistica, infatti, si sono ritrovati con le auto scassinate e “ripulite” dei soldi incautamente lasciati in bella vista negli abitacoli e alcuni effetti personali lasciati all’interno.

La mattinata dedicata alla maratona, con il centro storico e molte strade interdette alle auto, ha però sollevato le consuete polemiche tra podisti e automobilisti, oltre a creare qualche disagio in particolare sulle vie d’accesso alla città, presidiate comunque dai vigili.

Sui social, intanto, si sono scatenate le proteste dei residenti di alcune delle vie interessate dal percorso delle tre corse (la mezza maratona con 950 iscritti e le due non competitive con circa 2.500 persone): “Il quartiere di San Pio è completamente bloccato: gente che deve andare al lavoro, ad assistere parenti in ospedale, nessun possibilità di uscire. Possibile che non si possa organizzare il percorso della maratona in modo diverso?”, uno degli sfoghi affidati da un rodigino a Facebook.

a anche gli stessi podisti si sono lamentati per la presenza di auto in transito lungo le strade interessate dal percorso. “In via Gallani e in via Bellini, a San Pio X - lo sfogo di Michele, che ha partecipato alla mezza maratona - numerose autovetture (ne ho contate circa una ventina) sono transitate, alcune a velocità sostenuta, a ridosso dei partecipanti. In un’occasione, per poco non sono stato coinvolto in un grave incidente: un Suv è sopraggiunto alle mie spalle a forte velocità. Per fortuna non ero a centro strada e mi sono subito portato sul ciglio evitando il peggio. Ma non è stato l’unico caso”.

Non è mancata, poi, nemmeno la campagna elettorale. Lungo il percorso, in alcuni tratti, sono comparsi manifesti, attaccati ai segnali stradali, e scritte sulla strada (come avviene, ad esempio, nel ciclismo) inneggianti a Silvia Menon. Una pratica non vietata, visto che il periodo della par condicio non è ancora scattato, ma che ha sollevato malumore da parte di qualcuno.

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