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IL CASO

"Granzette ostaggio delle zecche. Il Commissario si muova!"

L'ex consigliere regionale e provinciale Michele Aretusini interviene deciso sul caso delle zecche lungo l'argine dell'Adige

“Parco giochi da sistemare”

“Granzette non può restare ostaggio delle zecche e di amministratori che non intervengono quando dovrebbero”. Lo dice Michele Aretusini, ex consigliere comunale e provinciale, a fronte della incredibile situazione che la frazione sta affrontando in questi giorni, senza che, allo stato, vengano presi provvedimenti risolutivi.

Sulla zona dell’argine si è verificato un proliferare incontrollato di zecche che ha portato i residenti a evitare persino le consuete passeggiate e a tenere sotto stretto controllo i propri cani (LEGGI ARTICOLO). C’è anche chi, avventuratosi sull’argine, è stato costretto a togliersi in fretta e furia i pantaloni, brulicanti di zecche, per tornare a casa senza. Probabilmente, il grande numero di insetti dipende da un recente passaggio di un gregge di pecore.

Un problema non sconosciuto, essendo il Polesine da sempre terra di transumanza e le golene e gli argini zona di pascolo. “Un tempo – spiega Aretusini – c’era, proprio per evitare questi risultati, l’abitudine di dare fuoco all’erba, ovviamente in maniera controllata, per eliminare questi insetti. Oggi, evidentemente, si preferisce lasciare da parte la saggezza contadina e non contrapporle nulla, se non un’inerzia che pesa sulle spalle dei granzettieri”.

A oggi, infatti, nonostante le numerose segnalazioni, nessuno si è fatto avanti per risolvere il problema. “Credo che Granzette non meriti un trattamento di questo tipo e sono convinto che la questione dovrebbe senza dubbio entrare tra le priorità del commissario”. 

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