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ROVIGO al voto

Vuoti urbani in cerca di un futuro

L’ex caserma Silvestri sempre al centro dei sogni, e poi l’ex Celio, il Maddalena e tanto altro

Vuoti urbani in cerca di un futuro

L’ex caserma Silvestri sempre al centro dei sogni, e poi l’ex Celio, il Maddalena e tanto altro

Ora tutti ne parlano. Ma sono giganti vuoti e spesso degradati da anni. Ma come per incanto la campagna elettorale per l’elezione del sindaco ha riacceso i riflettori su di loro, per un possibile riutilizzo. Una riqualificazione ipotetica amplificata anche dalla polemica sul trasloco del tribunale di Rovigo. Tutte le forze politiche e tutti i candidati sindaco si sono detti contrari al trasferimento del tribunale dal centro all’area Censer e molti hanno ipotizzato soluzioni alternative, suggerendo di recuperare spazi per il tribunale nei vari edifici abbandonati in centro.

Fra i giganti di pietra lasciati al loro destino da anni c’è l’area di vicolo Donatoni dove si affacciano l’ex caserma dei vigili del fuoco e la vecchia questura, zone abbandonate e in balia di un degrado che avanza sempre di più. L’ex questura a dire il vero potrebbe essere offerta dal ministero al Comune come compensazione del trasferimento del tribunale. Ipotesi però definita da tutti inaccettabile. Inoltre alcuni candidati hanno immaginato possibili riutilizzi per l’ex area dei pompieri, come la realizzazione di un parcheggio. Lungo via Donatoni da un anno c’è anche un altro fantasma urbano, l’immobile che per decenni ha ospitato il liceo Celio, vuoto da settembre quando le aule scolastiche sono state spostate in via De Gasperi.

Altro vuoto urbano è l’ex Banca d’Italia di via Mazzini, edificio senza vita da anni, tranne che per interventi di manutenzione e pulizia dal degrado che spingono il Comune di Rovigo a continui interventi.

Da anni al centro di sogni urbanistici ed ipotesi è l’ex caserma Silvestri, già protagonista di mille possibili riqualificazioni nella campagna elettorale di 4 anni fa. Eppure la politica in tutto questo tempo non è riuscita a trovare soluzioni, e così parte dell’area ora appare destinata alle sedi di archivio di Stato e archivio notarile, ma con grandi spazi ancora senza futuro. Ora i candidati sindaco immaginano possibili riutilizzi a caserma militare per l’addestramento reclute, spazi per l’università, e per poter ospitare il tribunale, in alternativa proprio al trasferimento al Censer.

Il gigante di cemento per eccellenza, però, è l’ex ospedale Maddalena, al centro di un degrado che dura da anni, spesso ricovero di sbandati e bivacchi notturni. Un’area oggetto del progetto di riqualificazione per il bando periferie. Un progetto già definito e che prevede la destinazione dell’edificio per ospitare uffici del Comune. Ma secondo qualcuno il progetto, non essendo ancora esecutivo, potrebbe ancora essere rivisto prevedendo la sede del tribunale. Un’idea che però appare tutta in salita, al limite del faraonico. C’è poi il grosso involucro di pietra dell’ex Genio civile. E ancora l’altra ex sede della Banca d’Italia di viale Della Pace.

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