“L’entusiasmo non è bastato”

Ha fatto perdere le sue tracce già domenica: contattarla era praticamente impossibile come se, prima ancora della chiusura dei seggi e prima ancora della apertura dello scrutinio, se lo sentisse già. Non ce l’ha fatta ad arrivare al ballottaggio la candidata sindaco civica Silvia Menon che, forte della convinzione che Rovigo fosse stufa dei “soliti” volti noti, aveva decisio di correre sola, con tre civiche, rifiutando qualunque chiamata all’alleanza. Alle 19.30, circa, dopo un breve passaggio nella sede dove i suoi stavano seguendo lo scrutinio, Silvia Menon si è presentata nel comitato elettorale di Edoardo Gaffeo, candidato del centrosinistra, gli ha stretto la mano, gli ha fatto i complimenti e poi è scomparsa. Ha affidato i suoi pensieri ad un comunicato stampa. “Non ho centrato l’obiettivo del ballottaggio e sono molto dispiaciuta - scrive nella sua nota Silvia Menon - Dal giorno della caduta di Massimo Bergamin ad oggi ho dedicato tempo all’impegno politico ma non è stato sufficiente. Sono stati tre mesi intensi che ho passato con una squadra meravigliosa, 86 candidati eccezionali e tanti altri amici e collaboratori. Il nostro sforzo per cercare di raggiungere tutti è stato intenso”.

“I nostri consensi sono aumentati ovunque e a Grignano abbiamo vinto in tutti i seggi (i miei compaesani mi hanno davvero fatto un cuore enorme) - continua Menon - Mi dispiace moltissimo per tutti i candidati che hanno dato l’anima per questa sfida. Non ci perderemo di vista, i rapporti umani che si sono intrecciati tra di noi resteranno a lungo. Almeno questa è la mia speranza. Ci siamo ritagliati uno spazio tutto nostra fra i tre blocchi: il centrodestra, il centrosinistra e il Movimento 5 stelle. La nostra forza è stata l’entusiasmo che purtroppo non è bastato”.

“Hanno vinto i partiti, il Pd da una parte e la Lega dall’altra - conclude la candidata sindaco in corsa con le civiche Silvia Menon sindaco, SiAmo Rovigo e Rovigo Più - Ma non mi pento di nulla, tornassi indietro rifarei le stesse scelte. Faccio i complimenti ai miei avversari, ai due che sono arrivati prima di me e ai quattro che sono rimasti indietro. Spero che chi vincerà le elezioni farà meglio dei suoi predecessori”.