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la nota unitaria

Sindacati: "Sì a nuovi posti di lavoro, ma ecco come"

Cgil, Cisl e Uil a favore della Zes ma dettano i punti fondamentali e chiedono un confronto con tutte le forze politiche

Sindacati: "Sì a nuovi posti di lavoro, ma ecco come"

"L’istituzione di una Zes collegata al Porto di Venezia, che coprirebbe aree insistenti su comuni a cavallo tra la Città Metropolitana e la provincia di Rovigo, è una opportunità di sviluppo economico e sociale", così intervengono con una nota unitaria le tre segreterie dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Venezia e Rovigo sulla possibile nascita di una zona economica speciale tra le due province.

"La nascita di una Zes nel nostro territorio - confermano Cgil, Cisl e Uil - sarebbe utile per riconfermare la vocazione industriale e manifatturiera, rafforzando le realtà produttive presenti e facendone nascere di nuove, per realizzare la fase di transizione produttiva oggi parzialmente in atto; per creare le condizioni infrastrutturali e logistiche funzionali alle grandi rotte di scambi commerciali in essere o in divenire, e soprattutto per dare opportunità di sviluppo a quelle aree e comunità oggi fortemente in sofferenza".  I sindacati ricordano che le superfici potenzialmente coinvolte (circa 385 ettari) vedono già la presenza di aree fortemente degradate, con attività industriali dimesse già oggetto di riconoscimento, come ad esempio quelle che insistono nell’area di Porto Marghera; inoltre vi sono aree riconosciute depresse dalla Commissione Europea all'interno dell'Obiettivo Due, già destinatarie di fondi strutturali europei e riconoscimento del Cipe.

"Per renderla efficace dovremo immaginare una governance diffusa e condivisa, tra istituzioni, enti locali, forze produttive, mondo del lavoro e sindacati, in tutte le fasi progettuali e realizzative. Dal nostro punto di vista sono prioritarie le questioni occupazionali: qualità e quantità del lavoro, a cominciare dalla manifattura, dalla logistica e nell’ambito degli appalti operanti nelle aree; il rispetto integrale dei contratti collettivi nazionali di lavoro evitando fenomeni di dumping contrattuale; attenzione alla sicurezza e alla legalità; politiche attive mirate e formazione continua a partire dai percorsi scolastici; una modalità stabile di confronto tra le parti sociali in tutte le fasi della vita della Zes che garantisca la realizzazione degli impegni assunti reciprocamente". Per questo Cgil, Cisl e Uil di Venezia e Rovigo propongono un momento di confronto tra tutte le forze politiche, economiche e sociali. "Siamo pronti a fare la nostra parte sulla Zes, unitamente a tutti gli altri temi che riguardano lo sviluppo del territorio e l'interesse dei lavoratori".

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