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Crespino

La Romanina torna a splendere

Inaugurato il restaurato complesso immobiliare rilevato dalla famiglia Rigon tre anni fa: un vero gioiello

E' ritornata all'antico splendore la Romanina, il complesso immobiliare di San Cassiano a Crespino, che è stato inaugurato domenica dopo quasi tre anni di lavori, grazie alla famiglia Rigon, che l'aveva rilevata all'asta nell'agosto 2016. Una giornata di festa per Fabrizio Rigon, per la moglie Loretta e per i figli Andrea e Gianluca, che in questi tre anni hanno messo anima e cuore nel restauro della Romanina, diventata oggi il fiore all'occhiello dell'Agroservizi srl, l'azienda di famiglia che opera nel mondo del commercio di macchine agricole.

"Ci abbiamo messo tre anni per recuperarla era allo sfacelo - le parole di Rigon, durante la presentazione della rinata struttura - con mia moglie Loretta l'abbiamo acquistata sull'onda dell'emotività. E quando ce la siamo aggiudicata all'asta, non sapevamo se ridere o se piangere". L'emozione derivava dal fatto che il padre di Loretta Zanforlin fu fattore nell'allora azienda agricola della Romanina. Era un luogo del cuore per la moglie di Rigon. "Prima le visite furtive, poi quelle ufficiali - ricorda Rigon - è stato un lavoro difficile, lungo e impegnativo. Due anni e mezzo con tante domeniche sacrificate". "E bisogna dire che Luca e Andrea si sono resi conto che era diventata una cosa di famiglia, e si sono impegnati collaborando con noi" aggiunge la moglie Loretta. "Devo ringraziare i collaboratori molto bravi che hanno lavorato con passione - conclude Rigon - la Romanina mi ha fatto cambiare, oggi conosco il nome delle pietre, delle colonne e delle piante. E se devo dargli un valore, non ce l'ha, è un'emozione. E le emozioni non si vendono".

Da oggi si scriverà il futuro del complesso di San Cassiano, legato ad Agroservizi srl che ha finanziato l'operazione. "Sarà il centro training di Agroservizi, diventerà un patrimonio integrato all'azienda per la sua proiezione nel futuro, ma anche una struttura pronta ad accogliere qualsiasi tipo di evento" chiosa Rigon, che racconta un aneddoto in conclusione. "Quando è crollato il tetto del pozzo, fatto di mattoni, ne abbiamo commissionato uno in ferro a un bravo artigiano - le sue parole - quello ha segnato il momento di passaggio dalla vecchia proprietà, quella che c’era prima per generazioni, e la nuova. Una forma di riscatto dei braccianti, dopo generazioni di lavoro".

Prima del taglio del nastro e della benedizione di don Graziano Secchiero, l'intervento del sindaco di Crespino, Angela Zambelli, la quale ha ringraziato Rigon e la sua azienda per aver recuperato e riqualificato la Romanina: "E' un luogo dell'anima per noi di Crespino, ci emoziona sempre". Rigon ha voluto ringraziare Paolo Crepaldi del Ferrari Club di Adria che ha permesso di radunare nella corte della Romanina almeno una ventina di modelli della Rossa di Maranello, che hanno colorato la giornata. E prima del pranzo all'interno della grande sala centrale, alcuni ultraleggeri dell'Aeroclub hanno solcato i cieli lasciando il fumo tricolore, in onore della festa della Repubblica.

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Commenti all'articolo

  • Riccardoboraso

    03 Giugno 2019 - 18:01

    Bravi mi fa molto piacere. Organizzerò per venire ospite con amici. Riccardo Boraso

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