VOCE
PIAZZA MERLIN
17.06.2019 - 15:20
La demolizione prevista per l’inizio di luglio. Ma il nuovo sindaco può ancora fermare tutto
Ci siamo. Ancora due giorni e il chiosco di piazza Merlin arriverà a 365 giorni da abusivo. Insomma, ormai è certo: in barba ad ogni ordinanza di demolizione, l’ex bar gelateria arriva ad un anno di abusivismo. E a questo punto non è affatto detto che lo vedremo sparire dalla sua posizione, davanti al Volto. Il nuovo sindaco, Edoardo Gaffeo, già in campagna elettorale si era infatti detto possibilista sul recupero della struttura, magari dandogli nuova linfa, con un nuovo progetto e una nuova gestione. Insomma, un rilancio. Per far rivivere quell’angolo di città, che da un anno è un vero e proprio buco nero, ma anche per ridare sicurezza ad una zona che - perso quel presidio - a lungo si è sentita a rischio.
Tutto è iniziato un anno fa. Anzi, un po’ prima. Il Comune, con allora Massimo Bergamin sindaco, aveva fato sapere di non essere intenzionato a rinnovare la concessione di occupazione del suolo pubblico al chiosco, alla sua scadenza. L’edicola aveva già chiuso, il bar lo ha fatto appena quella “minaccia” è diventata una certezza. Prima del fatidico 19 giugno.
Dal 19 giugno, poi, il chiosco è diventato pienamente abusivo. Il proprietario, Silvio Zago, si è trovato senza lavoro. E presto ha perso anche la casa, finendo a dormire, proprio nei giorni più freddi dell’inverno scorso, all’interno del chiosco stesso. Ha ingaggiato una lunga battaglia con l’amministrazione comunale, combattuta a colpi di manifesti attaccati alle vetrate del chiosco, in cui sfogava tutta quanta la sua rabbia, e chiamava per nome quelli che riteneva i responsabili della sua situazione.
Intanto i giorni passavano. E della sempre annunciata demolizione del chiosco, che una buona parte di centrodestra ha osteggiato fin dall’inizio, a fine anni 90, ritenendolo un obbrobrio, non si è mai fatto nulla.
A fine gennaio, poi, gli uffici comunali hanno fatto partire l’iter per lo sgombero. Prima ordinando al proprietario di provvedere. Ma lui, a questo punto della storia, se n’era già andato all’estero, a cercare fortuna con un lavoro tutto nuovo. Quindi, passati i termini per la demolizione, toccava al Comune farsi carico di radere al suolo la struttura. Il commissario non è rimasto a guardare: ha anche stanziato i soldi, circa 30mila euro, per farlo. La demolizione è prevista a inizio luglio. Ora sta al nuovo sindaco, Gaffeo, fermare questa macchina. E far rivivere finalmente il chiosco.
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