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Maturità, l'incubo è la seconda prova

Gli studenti degli istituti rodigini soddisfatti dalle tracce di ieri: “Erano fattibili”. Mafia tema più gettonato, poi Ungaretti e Gino Bartali.

Volti stanchi, un po’ sudati ma sorridenti: questa è la fotografia dei ragazzi di quinta degli istituti superiori che hanno affrontato la prima prova della maturità, il tema di italiano. Per i ragazzi, le tracce rispondevano generalmente ai programmi di studio dell’anno scolastico appena concluso: molti collegamenti con l’attualità e qualche riferimento storico.

La traccia più gettonata, almeno tra coloro che è stato possibile incontrare all’uscita, è stato il tema sulla mafia. Già verso le 12.30 i primi maturandi hanno iniziato a uscire dagli istituti rodigini. Una delle prime è stata Giulia, dell’Ita Munerati di Sant’Apollinare: “Le tracce erano tutte fattibili - confessa - ho scelto quella artistico-letteraria perché mi ha ispirata da subito. Sono fiduciosa".

Nell’ipotetica classica di gradimento, il secondo gradino del podio per Giuseppe Ungaretti, il poeta principe dell’ermetismo, reduce della trincea e che descrive con insuperabile realismo e passione civile gli orrori della guerra. Al terzo posto, il rapporto tra sport, società e potere con l'esempio di Gino Bartali.

Diversa è la musica quando si parla di seconda prova. "Sarà tutta da vedere: è nuova, anche se abbiamo fatto due simulazioni che spero tornino utili”, dice Mattia, dell'Itis Viola-Marchesini. E Tommaso, della stessa scuola: “La aspetto come un incubo, vista anche la difficoltà della materie selezionate”.  

Sul quotidiano in edicola giovedì 20 giugno, tutte le impressioni dei ragazzi dopo la prima prova e i temi svolti dai vip polesani per La Voce.

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