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Il caso

Furto d'identità con frode: aumentano i casi

Le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità continuano a crescere e a incidere pesantemente sul comparto del credito

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Le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità continuano a crescere e a incidere pesantemente sul comparto del credito al consumo. Le rilevazioni presentate nella 28^ edizione dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le Frodi Creditizie evidenziano, infatti, che nel 2018 sono stati più di 27.000 i casi rilevati in Italia per una perdita economica complessivamente pari a circa 135 milioni di Euro. 

LA SITUAZIONE IN VENETO

Per quanto riguarda nello specifico il Veneto, sono stati 1.135 i casi di frode registrati nel 2018, con un preoccupante incremento del +12,6% rispetto alla rilevazione precedente.

A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Verona, con 267 casi (che la collocano al 29° posto nel ranking nazionale), seguita da Venezia, con 225 e da Vicenza, con 196.

Gli incrementi più consistenti rispetto alla precedente rilevazione riguardano le province di Belluno, addirittura con un +40,4%, ma si registra una vera e propria esplosione dei casi anche a Vicenza, con un eloquente +37,9%. Incrementi significativi anche a Venezia, con +19,3%, e Verona, con +8,8%.

A Rovigo i furti d'identità con frode creditizia registrati lo scorso anno sono stati 55.

IL PROFILO DELLE VITTIME

La distribuzione delle frodi per sesso evidenzia che la maggioranza delle vittime (il 61,6% del totale, per la precisione) sono ancora una volta uomini, con una incidenza in crescita rispetto all’anno precedente.

Osservando la distribuzione dei casi per classi di età, dall’ultima rilevazione si nota una inversione di tendenza, con un forte incremento delle vittime con più di 60 anni di età (+14,7%), mentre diminuisce l’incidenza dei 31-40enni (-7,6%). In ogni caso, la fascia maggiormente colpita dal fenomeno rimane quella dei 41-50enni, con circa un quarto delle vittime.

Nell’ambito dei prestiti finalizzati ottenuti in modo fraudolento, il 32,7% dei casi ha per oggetto l’acquisto di elettrodomestici ma quote rilevanti hanno riguardato anche il comparto auto e moto (con l’11,8% del totale), l’arredamento (9,9%), le spese per la casa (9,7%) e gli acquisti di prodotti di elettronica, informatica e telefonia (8,5%).

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