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TRIBUNALE

“Investito a Granzette”: l’udienza

Il 17 settembre è stata fissata l’udienza preliminare per il caso avvenuto al parco dell’ex manicomio di Granzette, dove venne investito e ferito Devis Vezzaro, 44 anni, presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono”

“Investito a Granzette”: l’udienza

Il 17 settembre. E’ la data per la quale è stata fissata l’udienza preliminare relativa al caso avvenuto lo scorso agosto quando, al parco dell’ex manicomio di Granzette, venne investito e ferito Devis Vezzaro, 44 anni, presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono”, che ha ottenuto l’affidamento della gestione del parco. Nei padiglioni, l’associazione ha organizzato e organizza mostre, mentre nel parco dell’ex manicomio cittadino si tengono iniziative di vario tipo, dai concerti, all’animazione, all’allenamento per la spartan race.

Un anno e qualche giorno fa, Vezzaro venne investito mentre stava chiudendo il parco, da un’auto. Al volante ci sarebbe stato Roberto Costa, appassionato della storia dell’ex manicomio, che aveva di fatto seguito prima dell’arrivo di Vezzaro, col quale sarebbero maturate tensioni. Per quell’episodio, Costa è accusato di lesioni personali aggravate. Vezzaro aveva a lungo sostenuto come intenzione di Costa fosse, a suo avviso, quella di ucciderlo, ma l’imputazione è rimasta, sostanzialmente, quella con la quale era stato aperto il fascicolo. Vezzaro appare intenzionato a costituirsi parte civile nel procedimento, proprio all’udienza preliminare, seguito dall’avvocato Giovanni Ceroni.

In quella sede, il giudice per le udienze preliminari dovrà decidere se rinviare a giudizio l’indagato, Costa, appunto, o se, al contrario, propendere per un proscioglimento.

Nella giornata di ieri, intanto, è stato messo un punto fermo in un’altra vicenda giudiziaria, sempre incentrata sugli attriti tra Costa e Vezzaro. Il giudice per le indagini preliminari, infatti,ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura nell’indagine per presunte diffamazioni delle quali Costa si sarebbe reso responsabile, scrivendo sul proprio blog, nei confronti di Vezzaro.

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