Cerca

DIRITTI ESCLUSIVI

3mila pescatori pronti alla marcia su Rovigo

Il presidente del Consorzio pescatori del Polesine chiede ancora una voltale dimissioni del numero uno di Palazzo Celio, Ivan Dall’Ara

3mila pescatori pronti alla marcia su Rovigo

Il presidente del Consorzio pescatori del Polesine chiede ancora una volta le dimissioni del numero uno di Palazzo Celio, Ivan Dall’Ara

Una manifestazione a Rovigo il 3 settembre, un consiglio provinciale il 22 agosto e una lettera al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Il presidente del consorzio dei pescatori del Polesine, Luigino Marchesini, punta ancora una volta il dito contro il presidente della Provincia in merito alla richiesta di proroga dì 15 anni sui diritti esclusivi di pesca, negata da Ivan Dall’Ara.

“Il 3 settembre, alle 9,30, saremo davanti a palazzo Celio per esprimere tutto il nostro disappunto che ha creato il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara. Abbiamo chiesto il blocco totale delle attività di pesca ed allevamento per organizzare una grande manifestazione a Rovigo dove sono previste oltre 3000 persone che vogliono rivendicare il diritto al proprio posto di lavoro. Come consiglio di amministrazione del consorzio rinnoviamo l’invito a dimettersi al presidente della Provincia, visto e considerato che sta facendo soltanto danni al nostro comparto”. Marchesini non ha mezzi termini e dice che il 22 agosto è previsto un consiglio provinciale in cui sarà discusso il diniego alla richiesta di proroga per 15 anni e nel contempo l’approvazione di una nuova convenzione per un solo anno. “Si tratta di una vera e propria presa in giro e il presidente della Provincia dovrebbe smetterla - commenta Luigino Marchesini - Mi auguro che tutti i consiglieri provinciali siano dalla nostra parte dimostrando di sostenere la nostra battaglia”. “La proroga di un anno sembra più un vano tentativo di spegnere gli animi per portare a compimento il disegno suo e della dirigente Votta di portarci a bando - incalza - Tra l’altro lo vuole fare nascondendosi dietro al fatto che le precedenti convenzioni fossero tutte annuali. Nei primi anni, dal 1991 al 1995, c’è stato un affidamento sperimentale. Erano ancora i primi anni in cui coltivavamo le vongole e le cozze e si era deciso di procedere in questo modo, poi per garantirci una maggior possibilità di pianificazione aziendale il rapporto è diventato di cinque anni in cinque anni. Nel caso non lo sappia, potrebbe chiedere anche a sua moglie che all’epoca era assessore provinciale”. Aggiunge che il rapporto quinquennale è andato avanti fino al 2014 con Tiziana Virgili.

“Tra l’altro fino ad allora i rinnovi erano stati fatti senza che la Provincia pretendesse un aumento della contropartita economica, cosa che negli ultimi anni è sempre stato chiesto. Quindi è evidente che il presidente mente sapendo di mentire quando afferma che vuole comportarsi come i suoi predecessori - continua Marchesini - Tirate le somme a questo punto ci viene da chiederci: ci sarà qualcosa che non sappiamo o qualcosa che non ci vogliono dire? I dubbi sono leciti, considerato che stanno mettendo a rischio più di 1500 posti di lavoro”. Il presidente del consorzio ha anche inviato una lettera al governatore Luca Zaia per informarlo e chiedergli un incontro per discutere la situazione che si creata in questa parte di Veneto. “Dopo il parere favorevole dell’avvocatura di Stato, dell’avvocatura della Regione, del sottosegretario al Mipaaft Franco Manzato, che ringraziamo per l’impegno profuso, abbiamo dovuto assistere al comportamento irresponsabile del presidente e della dirigente che sta paralizzando un intero settore economico”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400