VOCE
ALBARELLA- ROSOLINA
03.09.2019 - 12:29
Un altro ritrovamento di un frammento osso, questa volta a Rosolina, sulla spiaggia di Caleri, località comunque del tutto compatibile con quella dei precedenti ritrovamenti, la prospiciente Albarella. Questa volta si tratta di un segmento osseo che potrebbe essere parte di un femore. Una ipotesi, che dovrà essere confermata, comunque, dai successivi accertamenti medico legali, che paiono sempre più, ormai, destinati a essere l'unica fonte possibili di certezze, in questa vicenda intricata e macabra di fine estate.
Il primo ritrovamento era arrivato il 20 agosto scorso, quando, sulla spiaggia di Albarella, era stata individuata parte di una mandibola. Erano stati due giovani turisti a lanciare l'allarme, vedendo il resto umano, con ancora un dente attaccato. Probabile che il frammento osseo sia stato trasportato a riva dalle correnti marine e, in seguito, portato allo scoperto dai trattori che, quotidianamente, puliscono la spiaggia. Pochi giorni dopo, nella serata del 24 agosto, sempre ad Albarella, un secondo ritrovamento, questa volta una parte di bacino. I bagnanti hanno subito chiamato i carabinieri. Nella mattinata del 29 agosto, infine, il ritrovamento di un frammento di costola di circa 17 centimetri. Ora, quello del 29 agosto, ma emerso il 30 agosto. E' stato registrato anche un ritrovamento di due vertebre, che sarebbero spuntate nella non lontana Isola Verde, raccolte da una turista trevigiana. Infine, il 30 agosto, il ritrovamento di un frammento di forma irregolare, simil triangolare, di 9 per 7 centimetri.
C'è un ulteriore ritrovamento, sul quale, però, non vi sono informazioni complete e che non è detto possa essere collegato ai precedenti. La vicenda, cioè, di una turista arrivata in Bassopolesine nelle settimane scorsa, poi partita per una seconda vacanza, piuttosto lunga, negli Stati Uniti. Al ritorno, vista l'eco mediatica del caso, si sarebbe ricordata di avere prelevato, in spiaggia, un frammento osseo. E lo avrebbe portato ai carabinieri.
Al momento non appare possibile escludere a priori che i reperti che, da giorni, vengono individuati sulla spiaggia dell'isola siano l'indicatore di un delitto. In particolare, quello di Isabella Noventa, 54 anni, segretaria di Albignasego, sparita a gennaio 2016. Al momento, però, può trattarsi solo di ipotesi, dal momento che non vi è neppure la possibilità di sapere con certezza se siano umani o animali. E' una delle domande alle quali dovrà rispondere il medico legale Lorenzo Marinelli, al quale, il prossimo 6 settembre, il sostituto procuratore Sabrina Duò conferirà l'incarico per la consulenza con la quale si cercherà di gettare luce sul caso.
Tre, al momento, i quesiti fondamentali ai quali l'esperto dovrà rispondere. In primo luogo, capire se si tratti di resti umani o animali; in secondo, cercare di datarli; in terzo, analizzare la loro compatibilità, anche dal punto di vista del profilo del Dna, che si dovrebbe potere estrarre dai resti, con quello raccolto in uno dei casi di cronaca che maggiormente hanno coinvolto il Paese negli ultimi anni: quello di Isabella Noventa. Non a caso, la Procura di Padova segue in stretto contatto con quella di Rovigo la vicenda.
Isabella Noventa, 54 anni, segretaria di Albignasego, scomparve nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, nonostante le ricerche che sono state condotte, anche nel fiume Brenta. Una delle ipotesi, infatti, era proprio che il cadavere potesse essere stato gettato o in mare o in un fiume. In primo grado, per questo delitto, sono arrivate tre condanne: 30 anni ai fratelli Freddy e Deborah Sorgato, 16 anni e 10 mesi a Manuela Cacco. Secondo le tesi accusatorie, che hanno visto la sentenza di primo grado reggere anche in Appello, con la conferma delle condanne, la donna sarebbe stata attirata in una trappola, quindi colpita a colpi di mazzetta e uccisa, col corpo lanciato nel Brenta.
La compatibilità, al momento - doveroso precisarlo - rappresenta una ipotesi investigativa. Sufficientemente forte, però, a indurre la Procura di Padova a muoversi. Certezze, però, potranno arrivare unicamente dall'esame medico legale che sarà conferito tra una settimana esatta. Per il resto, si possono fare congetture e poco più. Non vi sono neppure certezze sul fatto che un corpo, lasciato nel Brenta - ammesso che in effetti il cadavere di Isabella sia stato lasciato qui - possa in effetti avere percorso la distanza che lo separa da Albarella.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE