VOCE
VIVI MARDIMAGO
14.09.2019 - 12:28
"Vivi Mardimago è totalmente contrario all"ampliamento della Fri El Aprilia per la produzione di biogas, non solo per la questione pesantissima della viabilità, ma anche per gli odori ed i rischi che il trasporto ed i materiali destinati al processo tecnologico possono comportare. In ogni caso a prescindere dall'ampliamento, la bretella deve essere fatta". Anche il comitato di Mardimago si schiera con gli abitanti di Boara contro l'ampliamento dell'ex Nuova Amit.
"Da troppi anni la popolazione sta subendo gli effetti delle attività. Non solo il traffico, ma anche gli odori impediscono una esistenza dignitosa. A tutela dei cittadini il comune deve adottare strumenti urbanistici efficaci per impedire che taluni tipi di attività possano insediarsi, favorendo quelle ad impatto assolutamente tollerabile e non guasterebbe se fossero pure etiche. Ma da anni sembra che manchi la volontà. E il Polesine sta diventando terra di conquista per attività moleste. Cui prodest? Un tavolo di lavoro per gestire la situazione specifica al quale siedono Azienda, Dirigenti, Tecnici e Provincia, considerati i precedenti risultati, non fa ben sperare. Troppo spesso infatti non è stato considerato l'impatto che avrebbe avuto sul territorio un'attività soprattutto quando "a norma di legge" non si é tenuti a valutarlo. Tutto ciò si traduce in un'assoluta mancanza di tutela della salute della popolazione quando invece dovrebbe essere l'obbiettivo di ogni amministrazione pubblica sancito dalla nostra Costituzione e dalle leggi".
"Abbiamo imparato sulla nostra pelle che la mera formulazione di garanzie o rassicurazioni del rispetto delle norme lasciano il tempo che trovano. Ciò accade soprattutto quando si presenta l'occasione di chiedere alle aziende che si insediano, di realizzare opere che dovrebbe realizzare la pubblica amministrazione perché le sue casse sembrano essere vuote, sempre più spesso anche a causa di scelte palesemente scellerate. E se Comune e Provincia sono in uno stato di indigenza e viscosità amministrativa, ricordiamo al Governatore del Veneto che oltre alle autostrade ed ai vigneti doc, c'è da tutelare un territorio e la salute dei suoi cittadini, a meno che il Polesine non sia già stato destinato ad essere (scusate la volgarità) il letamaio del Veneto e dintorni. Possibile che i cittadini debbano essere costretti a mobilitarsi ed a vigilare costantemente per evitare o tentare di rimuovere situazioni critiche?".
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