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ADRIA

Furti e atti vandalici all'impianto Coimpo

La Bobosindaco chiede conto all'amministrazione della situazione dell'impianto

Mauro Luise torna alla piena libertà

L'impianto Coimpo - Agribiofert

La lista civica Bobosindaco, che si riconosce nell'ex sindaco di Adria Massimo Barbujani, lancia un allarme non da poco: il sito di Coimpo - Agribiofert, stabilimento che nel settembre de 2014 vide verificarsi una delle peggiori tragedie sul lavoro della storia recente del Polesine, con quattro persone uccise da una nube tossica, potrebbe essere meta di vandali e ladri. Queste le notizie informali che esponenti della lista avrebbero ricevuto e che, ora, girano all'amministrazione comunale, per capire se ne sia a conoscenza e, soprattutto, se vengano effettivamente svolti i controlli periodici che competono al Comune, per quanto concerne il monitoraggio dell'impianto dismesso, in veste di custode giudiziario del sito.

Allo stesso modo, Bobosindaco domanda se vi siano novità per quanto concerne la possibilità di vendita dello stabilimento, alla quale si era accennato, da parte dell'amministrazione, un anno fa circa, senza che siano poi emerse novità. Il ragionamento di Barbujani e di altri esponenti della lista è chiaro: quando governavamo noi, Coimpo era, per l'attuale sindaco Barbierato e per i suoi, una priorità. Ora che governano loro, silenzio. Silenzio, domanda Barbujani, perché tutto è risolto o perché non conviene più parlarne?

La nota della lista si chiude poi con accento polemico: il fatto che la messa e la marcia per ricordare le quattro vittime del lavoro si siano svolte, lo scorso 15 settembre, senza alcuna pubblicità, quasi di nascosto, impedendo a quanti avrebbero voluto portare la propria vicinanza ai familiari dei quattro lavoratori di farlo.

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