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CONSIGLIO COMUNALE

Ultima chiamata per salvare il Pianeta. E Rovigo risponde "presente"

L'aula vota all'unanimità la mozione per dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale

Emozionati ma con le idee chiare i ragazzi di Fridays for Future Rovigo hanno portato in consiglio comunale le istanze di un gruppo di giovani che in tutto il mondo sta attirando l'attenzione degli adulti sull'ambiente e sul tracollo del clima, prima che sia troppo tardi. E il tempo stringe. Come raccontano i ragazzi, gli studi dimostrano che la data di "scadenza" è il 2030. Dopo non ci sarà più alcuna azione umana in gradi di invertire il tracollo climatico ambiente. E di fronte a loro hanno trovato un consiglio preparato e sensibile al tema che ha votato all'unanimità una mozione che porta la firma di tutti i capigruppo per dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale anche a Rovigo.

"Le politiche ambientali nella città di Rovigo e in Polesine hanno sempre rivestito un ruolo decisamente marginale. Le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni non hanno mai dimostrato adeguata sensibilità, se non attraverso dichiarazioni di principio mai tradotte in atti amministrativi concreti - ha commentato Giorgia Businaro, presidente della terza commissione consiliare Ambiente - La mozione in discussione oggi ha una forte valenza simbolica e impegna il consiglio comunale, il sindaco e la giunta a fare tutto il possibile per dare il proprio contributo alla lotta contro i Cambiamenti Climatici, attuando tutte le azioni necessarie alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Se, da un lato, la riduzione delle emissioni a scala locale è fondamentale per contribuire a contenere l'aumento della temperatura globale al di sotto della soglia massima di sicurezza di 1,5°C, dall'altro è innegabile che il cambiamento climatico sia già in atto".

"Fenomeni meteorologici estremi si sono abbattuti recentemente anche sul nostro territorio: pensiamo al downburst dell'agosto 2017 che ha sconvolto la fascia litoranea veneta, alle tempeste di eccezionale violenza che hanno colpito l'alto Polesine, alle precipitazioni intense e concentrate che hanno causato allagamenti in comuni a noi vicini. Dall'altra parte, lunghi periodi di siccità e ondate di calore che, oltre a mettere in forte crisi il settore agricolo, hanno impatti significativi sulla salute dei cittadini, soprattutto sulle fasce più deboli. È allora necessario intervenire subito, a scala locale, con interventi concreti di adattamento agli impatti del cambiamento climatico, esercitando il potere più forte e significativo affidato alle amministrazioni comunali: il potere pianificatorio. Rovigo è rimasta indietro anni luce nel settore della pianificazione volontaria. Del famoso PAESC (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima) approvato in quest'aula nel 2016 si sono perse le tracce. Da troppi anni Rovigo non partecipa alle attività del coordinamento nazionale Agende21Locali e non promuove alcuna attività collegata al network. Bene, dunque, la grande condivisione che tutti i gruppi consiliari hanno manifestato in merito alla mozione per la dichiarazione di emergenza climatica proposta dai giovani di Fridays for Future e bene anche la vicinanza che il sindaco ha voluto manifestare pubblicamente a questo movimento. Ora, il compito di tutti noi è quello di tradurre in atti amministrativi concreti le dichiarazioni di principio, attuando coraggiose politiche ambientali e avviando l'elaborazione di un vero e proprio Piano di Mitigazione e Adattamento locale ai Cambiamenti Climatici".

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