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ROVIGO

Il Polesine riabbraccia i suoi figli emigrati

Cerimonia in Polesine con i discendenti di chi si trasferì in Sudamerica. Gioia e commozione

I discendenti dei figli del Polesine emigrati in Sudamerica ricevuti in Provincia. Una splendida storia che, idealmente, si chiude. Da programma avrebbe dovuto essere un incontro per un saluto istituzionale, in realtà è stato lo scoprire un antico legame che per numerosi decenni ha silenziosamente unito il Polesine al Brasile e all’Uruguay.


A fare da teatro all’incontro, la Sala del Consiglio di Palazzo Celio. Il padrone di casa, il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara ha accolto con grande calore la delegazione di fratelli giunti a Rovigo dal Sudamerica, anche grazie all’Associazione Delta Polesine – Veneti e Polesani nel mondo di Rovigo. Ha rispolverato con orgoglio un poco del portoghese che ha imparato in casa - è nato in Brasile - e ha condiviso con i presenti un pezzettino di storia della sua famiglia, emigrata in Brasile e poi tornata in Polesine.

Il pubblico ha sinceramente apprezzato il racconto, felice che ad accoglierli ci fosse qualcuno che porta il Brasile nel cuore nonostante lo scorrere del tempo. La delegazione sudamericana si fermerà in Italia per 12 giorni, durante i quali visiterà il Polesine, terra che ha dato i natali ai loro antenati. Ma non solo. La loro visita abbraccerà tutto il Veneto. Il progetto infatti vede la collaborazione non solo del Comune di Corbola ma anche della Regione Veneto.

Tra le mete protagoniste di queste due settimane ci saranno il Delta del Po, il Comune di Corbola, e poi Padova, Vicenza e Treviso. Quello di oggi è stato quindi “un momento di grande felicidade”, come ha detto il presidente Dall’Ara, per aver conosciuto dei connazionali e per aver condiviso con loro l’orgoglio per le origini polesane.

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