"Il Delta affoga, venerdì presidio della Rete degli Studenti Medi"

Dopo i danni pesanti patiti nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 novembre nel Delta del Po e, più in generale, lungo l'intero litorale veneto, a partire da Venezia, la Rete degli Studenti Medi di Rovigo interviene per dare un messaggio di solidarietà e allarme insieme. "Quanto successo non è casuale - tuonano i giovani della Rete degli Studenti Medi di Rovigo - è il risultato dei cambiamenti climatici, che continuiamo a ignorare e di cui, oggi, iniziamo a pagare pegno". 

"Negli scorsi mesi siamo scesi nelle piazze di tutta Italia al grido ‘Abbiamo l’acqua alla gola!’, uno slogan tristemente sempre più attuale - proseguono gli studenti della Rete - la solidarietà non basta e nemmeno urlare allo stato di calamità, servono invece politiche concrete che investano in welfare, istruzione, mobilità e progettualità per il futuro”. Con un pizzico di ironia la Rete degli Studenti Medi Rovigo conclude: “in Polesine non c’è solo la nebbia, ma ci sono centinaia e centinaia di giovani e di lavoratori che in questi giorni stanno perdendo ogni speranza e che pretendono un presente e un futuro in un territorio che non può continuare a spopolarsi!”.

"Stanchi degli spot elettorali della della Giunta Zaia e del totale menefreghismo sui temi ambientali, perfettamente dimostrato dalla legge di bilancio regionale in discussione, la Rete degli Studenti Medi di Rovigo si rivolge alla cittadinanza, lanciando un presidio venerdì 15 novembre alle 16 in Piazza Matteotti - concludono - parliamo del Polesine e di quello che sta succedendo: abbiamo l'acqua alla gola e non possiamo più permetterci di soffrire disastri climatici e disinteressamento politico. Il tempo dei fatti è arrivato".