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PESCA

Lagune ai pescatori per 15 anni: la Provincia fa aprire due indagini

Poi comunica ai consiglieri provinciali che sono all'opera la Corte dei conti e la Procura della Repubblica

“Senza pesca siamo persone inutili”

Sarebbero aperte ben due indagini, o comunque due procedimenti, da parte della Corte dei conti, sezione giurisdizionale per il Veneto, e della Procura della Repubblica di Rovigo, sulla decisione del consiglio provinciale di prorogare l'affidamento dei diritti esclusivi di pesca in capo al Consorzio Cooperative pescatori del Polesine per 15 anni. I diritti esclusivi di pesca sono l'istituto che consente ai pescatori di allevare e pescare molluschi nelle acque interne delle lagune di Porto Tolle. Sono in capo alla Provincia, che può trasmetterli.

Il meccanismo, che per anni ha visto l'affidamento diretto al Consorzio, quest'anno si è inceppato. A monte di tutto la diffida di una agenzia immobiliare che voleva partecipare alla procedura di affidamento. E' bastato questo perché, in Provincia, il meccanismo si bloccasse, in attesa della decisione sul da farsi. Alla fine, Palazzo Celio aveva pensato a una proroga, piuttosto breve, mentre i pescatori domandavano un affidamento più a lungo termine.

Alla fine, sono stati alcuni consiglieri a mettere in minoranza il presidente della Provincia Ivan Dall'Ara, portando e approvando un ordine del giorno che parlava della concessione per 15 anni al Consorzio; allo stesso modo, quando il presidente ha portato in consiglio la revoca, i consiglieri hanno fatto venire meno il numero legale. La Provincia aveva fatto sapere di avere segnalato la vicenda alle autorità competenti.

Ora, come scrive il segretario e direttore generale dell'ente Maria Votta Gravina ai consiglieri Comunali, sia la Corte dei conti che la Procura hanno chiesto l'invio di documentazione relativa al caso in questione.

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