VOCE
TRAGEDIA IN COMMENDA
19.02.2020 - 08:38
Dopo una vita passata fianco a fianco, affronteranno uniti anche l’ultimo viaggio
Sarà venerdì, alle 15, nella chiesa della Madonna Pellegrina, affacciata su piazzale Cervi, il funerale di Tino Bellinello, 87 anni, e Renata Berto, 78 anni, marito e moglie. I due coniugi, amatissimi e molto noti in città, protagonisti dell’omicidio suicidio che, nel giorno di San Valentino, ha scosso la Commenda.
Nella notte, secondo le prime ricostruzioni, Tino avrebbe preso la pistola che regolarmente deteneva, avrebbe sparato alla moglie, uccidendola sul colpo, nell’abitazione di viale Gramsci al civico 45, poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé e avrebbe fatto fuoco, per morire alcune ore dopo, in ospedale.
A monte di tutto, secondo una lettera ritrovata dagli investigatori, scritta da una unica mano ma con, in calce, entrambi i nomi, di Tino e Renata, ci sarebbe la volontà di farla finita. Per non soffrire più. Un messaggio che ha sconvolto gli stessi familiari, legati ai genitori, che vedevano quotidianamente, o quasi, e che non erano assolutamente al corrente di problemi di questa portata.
Sapevano che Tino era in cura per una forma di depressione e che Renata aveva avuto qualche problema di salute, ma non si parla di nulla di irrecuperabile, anzi. Ieri è stata la giornata in cui l’inchiesta, di fatto, si è chiusa. Dissequestrata l’abitazione, con la rimozione dei sigilli che erano stati apposti dopo il primo sopralluogo della polizia, concesso da parte della Procura il nulla osta per procedere alle esequie dei due coniugi. Queste si terranno, come detto, nella chiesa maggiore della Commenda, venerdì alle 15.
Tino e Renata affronteranno l’ultimo viaggio assieme, come assieme avevano trascorso tutta la vita. I vicini, infatti, parlano di una coppia unitissima, nota per la passeggiata assieme che sempre faceva col cane di famiglia. Anche i familiari hanno parlato di una coppia che si era amata per tutta la vita, intensamente, nei momenti facili come in quelli difficili.
Dal punto di vista delle indagini, il caso appare chiuso. Tutto, in questi giorni, ha confermato quella che era l’ipotesi iniziale: un omicidio suicidio. Dal momento che anche chi, secondo questa ricostruzione, ha sparato non è più in vita, non c’è nessuna indagine da portare avanti per la Procura. Ora, tutta la Commenda, ma non solo, si appresta a dare l’ultimo saluto e Tino e Renata. Uniti nell’addio come per tutta la vita.
L’ex campione di ciclismo che aveva gestito per decenni il distributore Shell di fronte all’hotel Cristallo e la moglie, che aveva condotto la lavanderia sotto casa e che era innamorata del suo orto e della sua abitazione.
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